Adnkronos, Asca
lunedì 21 febbraio 2011
Il 23 febbraio l'ambasciatore egiziano torna in Vaticano, chiarite le parole del Papa. Salta l'incontro del Vaticano con l'università Al Azhar
Il prossimo 23 febbraio l'ambasciatore dell'Egitto presso la Santa Sede, la signora Lamia Mekheimar (nella foto con Benedetto XVI), tornerà in Vaticano. E' quanto apprende l'agenzia Adnkronos da fonti diplomatiche egiziane. Si chiude così la crisi intercorsa fra i due Paesi cominciata l'11 gennaio scorso quando Il Cairo convocò per consultazioni il proprio ambasciatore. A suscitare l'irritazione delle autorità egiziane furono alcuni passaggi del discorso pronunciato dal Papa, all'inizio di gennaio, davanti al Corpo diplomatico accreditato in Vaticano in relazione all'attentato nella chiesa copta di Alessandria d'Egitto, avvenuto alla fine del 2010. In particolare il prestigioso centro di studi islamici di Al Azhar e le autorità politiche del Paese, avevano letto nel discorso del Pontefice un appello ai Paesi occidentali a intervenire in Egitto per difendere i cristiani. Venne quindi sollevata l'accusa di ''ingerenza'' verso la Santa Sede. Tuttavia nelle settimane successive è stato chiarito da parte vaticana il significato del discorso di Benedetto XVI, nel quale si sollevava in modo specifico il problema della tutela dei cristiani senza riferimenti ad altri aspetti politici. Allo stesso tempo, si sottolinea in un comunicato, diffuso anche dal ministero degli Esteri egiziano, l'ambasciatore della Santa Sede al Cairo, mons. Michael Fitzgerlad, ha trasmesso l'aspirazione della Santa Sede di voltare pagina rispetto alla disputa con l'Egitto. Da parte sua, spiega la nota, l'Egitto ha apprezzato i numerosi messaggi positivi provenienti da Roma e ha deciso di far tornare l'ambasciatore in Vaticano. Intanto, il tradizionale incontro tra il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e l'università sunnita di Al Azhar, con sede a Il Cairo, quest'anno non si terrà. Lo riferisce l'agenzia francese I.Media. Lo scorso 20 gennaio, in segno di protesta per le parole di Benedetto XVI, l'università aveva annunciato di voler congelare il dialogo teologico con il Vaticano a tempo indeterminato. L'incontro, previsto per il 23 e 24 febbraio a Roma, è quindi saltato, malgrado i tentativi dei vertici vaticani di ricucire lo strappo.In quei giorni, però, due alti rappresentanti dell'università sunnita, il portavoce Muhammad Rifaa al Thatawi e l'inviato speciale dell'imam Hasan Shafie saranno comunque a Roma per prendere parte ad un incontro interreligioso organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, a cui parteciperà anche mons. Cyril Vasil, segretario della Congregazione delle Chiese orientali.