Bisogna cambiare mentalità e atteggiamenti per una vera salvaguardia del creato: questo l’appello del Papa nel suo messaggio alla Chiesa Cattolica in Brasile che oggi, in occasione dell’inizio della Quaresima, lancia l’annuale “Campagna della Fraternità”. L’evento di quest’anno si svolge sul tema “Fraternità e vita nel Pianeta” e riflette su un brano della Lettera di San Paolo ai Romani: “La Creazione geme nei dolori del parto”. Obiettivo della Campagna è di sensibilizzare sulle conseguenze del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici sulle popolazioni del Pianeta, in particolare sulle comunità più povere e vulnerabili. “Il primo passo per un corretto rapporto con il mondo che ci circonda – afferma il Papa – è il riconoscimento da parte dell'uomo della sua condizione di creatura: l'uomo non è Dio, ma sua immagine” e, in quanto tale, è chiamato ad essere “più sensibile alla presenza di Dio in ciò che lo circonda”. Infatti, prosegue Benedetto XVI, “in tutte le creature, e specialmente nella persona umana, esiste una certa epifania di Dio”. Così, "chi sa riconoscere nel cosmo i riflessi del volto invisibile del Creatore, è portato ad avere maggiore amore per tutte le creature". Ma di fronte alla creazione che “geme nelle doglie del parto", anche a causa dei “danni causati dall'egoismo umano”, sottolinea il messaggio, occorre “un cambiamento di mentalità e di atteggiamenti”. Innanzitutto, “l'obbligo di prendersi cura dell'ambiente è un imperativo che nasce dalla consapevolezza che Dio affida la sua creazione all'uomo, non perché questi eserciti su di essa un dominio arbitrario, ma perché la custodisca come un figlio può prendersi cura del patrimonio del padre”. Perciò, “l'uomo sarà in grado di rispettare le creature – scrive il Papa – nella misura in cui coltiva nel suo spirito un senso pieno della vita; in caso contrario, sarà portato a disprezzare se stesso e ciò che lo circonda, a non avere rispetto per l'ambiente in cui vive”. Per questo, conclude il messaggio, “la prima ecologia che deve essere promossa è l’ecologia umana”: cioè, “senza una chiara difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale; senza una difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna; senza una vera difesa di quanti sono esclusi ed emarginati dalla società” e di quanti, “vittime di catastrofi naturali”, hanno perso tutto, “mai si potrà parlare di una vera difesa dell'ambiente”.