domenica 20 marzo 2011

Il Papa: la volontà di Dio si rivela pienamente nella persona di Gesù, per compierla seguirlo, ascoltarlo, accoglierne le parole e approfondirle

Questa mattina, Papa Benedetto XVI si è recato in visita pastorale alla parrocchia di San Corbiniano all’Infernetto, nel settore sud della diocesi di Roma, per la celebrazione della Santa Messa e la dedicazione della nuova chiesa. Al suo arrivo nel piazzale attiguo alla parrocchia è stato accolto dai cardinali Agostino Vallini, vicario generale per la diocesi di Roma, Reinhard Marx, arcivescovo di München und Freising, del Titolo di San Corbiniano e Friedrich Wetter, arcivescovo emerito di München und Freising, dai vescovi ausiliari di Roma mons. Paolino Schiavon e mons. Ernesto Mandara, da mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici e dal parroco don Antonio Magnotta, con il vice parroco don Pier Luigi Stolfi. Al termine, prima di ripartire in elicottero alla volta del Vaticano, il Papa ha salutato i fedeli che non hanno trovato posto in chiesa.
Nell'omelia, Benedetto XVI ha preso spunto dal mistero della Trasfigurazione, narrato dal Vangelo di questa II domenica di Quaresima, per spiegare che Dio si rivela in Cristo. “La Trasfigurazione è una rivelazione della persona di Gesù, della sua realtà profonda”, ha detto. “Chi vuole conoscere Dio, deve contemplare il volto di Gesù”; è in Lui, ha proseguito il Papa, che si manifesta la santità, la Misericordia e la volontà di Dio. “La volontà di Dio si rivela pienamente nella persona di Gesù. Chi vuole vivere secondo la volontà di Dio, deve seguire Gesù, ascoltarlo, accoglierne le parole e, con l’aiuto dello Spirito Santo, approfondirle”.
Quindi il Pontefice si è rivolto esplicitamente ai parrocchiani di San Corbiniano: “E’ questo il primo invito che desidero farvi, cari amici, con grande affetto: crescete nella conoscenza e nell’amore a Cristo, sia come singoli, sia come comunità parrocchiale, incontrateLo nell’Eucaristia, nell’ascolto della sua parola, nella preghiera, nella carità”. Particolare gioia ha espresso Benedetto XVI ai fedeli descrivendo il suo stretto legame con San Corbianiano. Anzitutto per essere stato vescovo per quattro anni della diocesi fondata dal Santo nella Baviera, a Frisinga, e ancora per aver scelto, nel suo stemma episcopale, il simbolo dell’orso che Corbianiano avrebbe incontrato durante un pellegrinaggio verso Roma e che avrebbe ammansito con le parole. Raccontando di San Corbiniano, il Papa ha poi sottolineato come la sua testimonianza dimostri che “i Santi stanno per l’unità e l’universalità della Chiesa”, "perché san Corbiniano collega la Francia, la Germania e Roma: l’unità, perché questo santo ci dice che la Chiesa è fondata su Pietro e ci garantisce anche la perennità della Chiesa costruita sulla roccia, che 1000 anni fa era la stessa Chiesa di oggi, perché il Signore è sempre lo stesso. Lui è sempre la Verità, sempre antica e sempre nuova, attualissima e presente e apre la chiave per il futuro". E prima di consacrare l’altare della nuova parrocchia, ungendolo con olio e facendo bruciare su di esso l’incenso, il Pontefice ha parlato ancora alla comunità parrocchiale specificando che “la missione di ogni comunità cristiana è quella di recare a tutti il messaggio dell’amore di Dio, far conoscere a tutti il suo volto". "La Chiesa - ha sottolineato - vuole essere presente in ogni quartiere dove la gente vive e lavora, con la testimonianza evangelica di cristiani coerenti e fedeli, ma anche con edifici che permettono di radunarsi per la preghiera e i Sacramenti, per la formazione cristiana e per stabilire rapporti di amicizia e fraternità, facendo crescere i fanciulli, i giovani, le famiglie e gli anziani in quello spirito di comunità che Cristo ci ha insegnato e di cui il mondo ha tanto bisogno".
"Come è stato realizzato l'edificio parrocchiale, così la mia visita desidera incoraggiarvi a realizzare sempre meglio quella Chiesa di pietre vive che siete voi". "Vi esorto a fare della vostra nuova chiesa il luogo in cui si impara ad ascoltare la Parola di Dio, la ‘scuola’ permanente di vita cristiana da cui parte ogni attività di questa parrocchia giovane e impegnata”. Per il Papa, in una realtà come quella dell'Infernetto, caratterizzata dalla presenza di tante giovani coppie è necessaria in particolare "una pastorale familiare caratterizzata dall'accoglienza aperta e cordiale dei nuovi nuclei familiari, che sappia favorire la conoscenza reciproca, così che la comunità parrocchiale sia sempre più una 'famiglia di famiglie', capace di condividere con loro, insieme alle gioie, le inevitabili difficoltà degli inizi". Le parrocchie devono avere "una particolare cura e attenzione per le famiglie in difficoltà, o che si trovano in una condizione di precarietà o di irregolarità". "Non lasciatele sole, ma state loro vicino con amore, aiutandole a comprendere l'autentico disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia", ha raccomandato Benedetto XVI. Infine, il Papa ha indirizzato speciali parole ai giovani, nelle cui mani sono “l’oggi e il domani della comunità ecclesiale e civile”. “La Chiesa – ha detto Benedetto XVI – si aspetta molto dal vostro entusiasmo, dalla vostra capacità di guardare avanti e dal vostro desiderio di radicalità nelle scelte di vita”.

Radio Vaticana, TMNews, Agi

VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA DI SAN CORBINIANO - il testo integrale dell'omelia del Papa