Il Papa: praticando la condivisione con il prossimo sperimentiamo, attraverso la gioia, che la pienezza di vita viene dall'amore di Dio
Un dono "generoso” per le popolazioni di Haiti. A consegnarlo questa mattina a Benedetto XVI sono stati gli appartenenti all’Associazione caritativa Pro Petri Sede, ricevuti in udienza nell’Aula del Concistoro del Vaticano. La condivisione dei beni, ha detto il Papa nel suo discorso, esprime quel "servizio della carità" proprio della Chiesa. “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”, si legge negli Atti degli Apostoli. Benedetto XVI ha ricordato questa frase nel ringraziare l’antica Associazione del Benelux: “Il generoso dono che voi portate oggi al successore di Pietro, gli permette di aiutare le popolazioni così duramente provate negli ultimi tempi, in particolare quelle di Haiti. Il servizio della carità appartiene alla natura stessa della Chiesa...Fornendo l’indispensabile assistenza materiale, la Chiesa può anche portare l'attenzione del cuore e dell'amore alle persone provate, che ne hanno così tanto bisogno”. Benedetto XVI ha collegato il contributo ricevuto dalla "Pro Petri Sede" al tempo della Quaresima, un periodo nel quale i valori del “digiuno, della preghiera e della condivisione”, ha detto, fanno emergere con più nitidezza “l'urgenza della nostra responsabilità verso i poveri del nostro tempo”: “Contribuire alla lotta contro la povertà, praticare la condivisione e l’elemosina ci avvicinano agli altri. Lo sapete, il dono è nulla senza l’amore che l’anima e i legami fraterni che si intrecciano...Infatti, praticando la condivisione con il prossimo, noi sperimentiamo, attraverso la gioia, che la pienezza di vita viene dall'amore di Dio. Così, l’elemosina ci avvicina a Dio e ci invita alla conversione”. Il Papa ha concluso ringraziando l’Associazione, perché, sostenendo chi è in difficoltà, ingaggia una “lotta contro ciò che avvilisce e degrada la dignità di ogni persona, creata a immagine di Dio”.