Questa mattina il Papa ha ricevuto il card. Angelo Amato (nella foto con Benedetto XVI), prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando il dicastero a promulgare i decreti riguardanti 29 prossimi Beati e sei nuovi venerabili. Tra i prossimi Beati figurano 23 martiri della guerra civile in Spagna, uccisi in odio alla fede nel 1936. E un altro martire, padre Pietro-Adriano Toulorge, ghigliottinato durante la rivoluzione francese perché era un prete: poco prima di morire disse: “Dio mio, nelle tue mani affido il mio spirito. Perdona i miei nemici!”. C’è poi un sacerdote milanese, don Serafino Morazzone, che ha dedicato la sua vita al Sacramento della Penitenza e fu anche confessore di Alessandro Manzoni. E ancora Madre Elena Aiello, cosentina, che chiese a Gesù di partecipare alla sua Passione e fu esaudita: sudava sangue e sul suo corpo si formavano stigmate che il Sabato Santo scomparivano. Tra i prossimi Beati c’è anche padre Clemente Vismara, brianzolo: dopo aver combattuto in prima linea durante la Prima Guerra Mondiale decise di diventare sacerdote nel Pime e partire missionario in Birmania per annunciare il Vangelo e aiutare poveri, orfani e lebbrosi. Viveva in una capanna di fango e andava ovunque i suoi superiori gli ordinavano: “Obbedisco – diceva – perché se facessi qualcosa di testa mia certamente sbaglierei”. Faceva il contadino, l’allevatore, il sarto, il barbiere, il dentista, il boscaiolo, portando l’Ostia consacrata nei villaggi più sperduti, superando montagne e fiumi. Ormai anziano, veniva trasportato in lettiga per continuare la sua missione. “Sei vecchio quando non sei più utile a nessuno!”, diceva. E’ morto a 31 anni, sereno e felice di aver dato tutto quello che aveva per Gesù e per gli altri. Radio Vaticana