Radio Vaticana
sabato 2 aprile 2011
Presto 29 nuovi Beati. Tra loro padre Vismara, 23 martiri della guerra civile spagnola e un sacerdote ghigliottinato durante la rivoluzione francese
Questa mattina il Papa ha ricevuto il card. Angelo Amato (nella foto con Benedetto XVI), prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizzando il dicastero a promulgare i decreti riguardanti 29 prossimi Beati e sei nuovi venerabili. Tra i prossimi Beati figurano 23 martiri della guerra civile in Spagna, uccisi in odio alla fede nel 1936. E un altro martire, padre Pietro-Adriano Toulorge, ghigliottinato durante la rivoluzione francese perché era un prete: poco prima di morire disse: “Dio mio, nelle tue mani affido il mio spirito. Perdona i miei nemici!”. C’è poi un sacerdote milanese, don Serafino Morazzone, che ha dedicato la sua vita al Sacramento della Penitenza e fu anche confessore di Alessandro Manzoni. E ancora Madre Elena Aiello, cosentina, che chiese a Gesù di partecipare alla sua Passione e fu esaudita: sudava sangue e sul suo corpo si formavano stigmate che il Sabato Santo scomparivano. Tra i prossimi Beati c’è anche padre Clemente Vismara, brianzolo: dopo aver combattuto in prima linea durante la Prima Guerra Mondiale decise di diventare sacerdote nel Pime e partire missionario in Birmania per annunciare il Vangelo e aiutare poveri, orfani e lebbrosi. Viveva in una capanna di fango e andava ovunque i suoi superiori gli ordinavano: “Obbedisco – diceva – perché se facessi qualcosa di testa mia certamente sbaglierei”. Faceva il contadino, l’allevatore, il sarto, il barbiere, il dentista, il boscaiolo, portando l’Ostia consacrata nei villaggi più sperduti, superando montagne e fiumi. Ormai anziano, veniva trasportato in lettiga per continuare la sua missione. “Sei vecchio quando non sei più utile a nessuno!”, diceva. E’ morto a 31 anni, sereno e felice di aver dato tutto quello che aveva per Gesù e per gli altri.