mercoledì 13 aprile 2011

'YouCat' in libreria con una nota di 'errata corrige'. Errori di traduzione, non di dottrina. Gruppo di lavoro di Dottrina per la Fede

Il catechismo per giovani "YouCat" resta in vendita in libreria, dopo le polemiche delle scorse ore. Al volume, che è stato presentato questa mattina nella Sala stampa del Vaticano, è stata aggiunta in mattinata una nota di 'errata corrige' relativa alla domanda sull'uso di anticoncezionali. In particolare, l'originale domanda "Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali", è stata trasformata nella domanda "Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi di regolazione della fecondità". La risposta è: "Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter dare la vita". Dopo che è emerso che questo passaggio non corrispondeva, in italiano, alla versione originale tedesca, curata dal cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn e rivista per l'edizione italiana dal patriarca di Venezia Angelo Scola, ieri la casa editoriale Città Nuova ha reso noto che l'edizione era "sospesa temporaneamente per verificarne l'esattezza e la correttezza". Verrà corretto anche il riferimento alla "eutanasia passiva". "Chi aiuta a morire una persona nel senso dell'eutanasia attiva viola il quinto comandamento", è uno dei passaggi contenuti nel libro in vendita nelle librerie italiane. "Chi invece aiuta una persona durante la morte nel senso di un'autanasia passiva obbedisce invece al comandamento dell'amore per il prossimo. Si intende con questo che, essendo la morte del paziente ormai sicura, si rinuncia a procedure mediche straordinarie, onerose o sproporzionate rispetto ai risultati attesi". "In tedesco - ha spiegato Schönborn - si parla di 'Sterbehilfe', aiuto alla morte, che non è eutanasia. Il catechismo della Chiesa Cattolica è molto chiaro: far morire attivamente è eutanasia, lasciare andare avanti la maturazione della morte naturale non è eutanasia. Forse - ha aggiunto l'arcivescovo di Vienna - la parola 'eutanasia' introduce una interpretazione erronea. Ma queste sono cose che devono studiare gli italiani". Anche mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, è intervenuto per puntualizzare che "eutanasia passiva ed eutanasia attiva sono termini in disuso. Non sono più usati e non dovrebbero essere più usati. Bisogna essere il più possibili precisi per evitare fraintendimenti su temi così delicati. La dottrina della Chiesa, ad ogni modo, spiega che bisogna accettare l'inevitabilità della morte, il che non ha nulla a che fare con l'eutanasia". "Non pensiamo che ci siano errori dottrinali": così il card. Schönborn ha riassunto la vicenda. "Le traduzioni sono in corso e già si sono creati problemi di traduzione", ha detto il porporato austriaco affrontando il tema nella conferenza stampa di presentazione del volume in Vaticano. "Molti hanno saputo dalla stampa italiana che c'è un problema di traduzione nel testo italiano e già è stato preparato un 'corrigenda' per il punto numero 420, perché c'è un piccolo, semplice errore di traduzione". "Ma la dottrina della Chiesa Cattolica è molto chiara. Nel contesto delle risposte è molto chiaro il senso del testo. C'è stato anche un problema di traduzione francese sul valore delle religioni nel Concilio Vaticano II - ha peraltro reso noto Schoenborn - e per questo la pubblicazione dell'edizione francese è un po' in ritardo". "Per ogni traduzione - ha detto Schönborn - la Conferenza Episcopale austriaca, d'accordo con l'editore, ha chiesto ad un vescovo che ha notorietà catechetica di essere garante della traduzione nella sua lingua. Dunque - ha proseguito il porporato - la responsabilità degli errori di traduzione... i traduttori - ha concluso l'arcivescovo di Vienna con una battuta - a volte sono traditori. Ad ogni modo abbiamo le edizioni successive". Prima della conferenza stampa di presentazione del volume, il card. Schönborn è stato ricevuto dal card. William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, per discutere dei problemi di traduzione. "Penso che ci saranno anche altri 'corrigenda'", ha poi detto Schoenborn in conferenza stampa. "Questa mattina alla Congregazione per la Dottrina della Fede abbiamo concordato con il prefetto, card. Levada, che si farà un piccolo gruppo di lavoro che raccoglierà tutte le 'corrigenda' delle diverse edizioni in lingua, poi si farà uno studio e poi si integreranno le prossime edizioni con le correzioni".

TMNews