giovedì 26 maggio 2011

Il Papa in Croazia. Il Messale per il viaggio apostolico. La presentazione dello slogan, del significato e dello svolgimento delle Celebrazioni

La Visita apostolica del Santo Padre Benedetto XVI in Croazia si svolge nei giorni 4 e 5 giugno 2011. Comprende quattro incontri pastorali: con il mondo della cultura, con i giovani e l’adorazione eucaristica, la Celebrazione Eucaristica e la liturgia dei Vespri. Questi incontri, tranne quello con il mondo della cultura, sono vissuti nel contesto di Celebrazioni Liturgiche e
in certo senso sono da esse formati. Per questo motivo l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, in collaborazione con i liturgisti croati, ha preparato questo Rituale, che nel suo contenuto fa emergere le motivazioni e gli aspetti centrali della Visita.

"Insieme in Cristo"
Lo slogan scelto dalla Conferenza episcopale croata per la preparazione spirituale alla Visita del Santo Padre e per la Visita stessa è: "Insieme in Cristo". Il tema della comunione, che trae origine, cresce e viene rafforzata dal mistero cristiano, è attuale e tocca il vivere e l’agire cristiano in tutti i suoi ambiti. Al centro si trova il mistero dell’Incarnazione e della Pasqua di Cristo, che danno forma alla comunione ecclesiale. Lo slogan ci provoca altresì a guardare - profeticamente - verso il futuro, verso le esigenze della nuova evangelizzazione che comincia prima di tutto all’interno delle famiglie cristiane. L’avvenimento centrale della Visita del Papa è legato alla famiglia, cioè alla celebrazione del primo Incontro nazionale delle famiglie cattoliche croate. Alla luce dei condizionamenti della vita sociale contemporanea in Croazia e della natura comunionale della Chiesa, è di massima importanza promuovere la vita di fede nelle famiglie cattoliche e proporre i valori cristiani nelle varie componenti della società. Questa Visita è pensata in modo tale che nei due giorni della sua durata vengano toccati i temi più importanti degli ambiti di vita dei fedeli e vengano portati dinanzi al mistero della Pasqua di Cristo e della sua presenza.
Celebrazioni liturgiche
Veglia di preghiera con i giovani comprendente l’adorazione eucaristica. L’incontro con i giovani, il sabato 4 giugno, ha luogo nella Piazza di ban Josip Jelačič (foto), nelle vicinanze della cattedrale di Zagreb. Si tratta di un luogo che ha valore simbolico per l’intera vita socio-culturale croata, perchè, sia in passato che oggi, su questa Piazza si sono verificati raduni di movimenti sociali tanto dinanzi a questioni politiche ed economiche e quanto in occasione di eventi culturali di vario genere. La presenza dell’Immagine della Beata Vergine Maria della Porta di Pietra, Protettrice della città di Zagreb, dà un carattere particolare alla veglia con i giovani. Attorno a questa Immagine, i giovani, durante la preparazione alla Visita del Papa, si sono radunati nelle parrocchie, hanno pregato e fatto pellegrinaggi. Ora, riuniti come Chiesa che gioisce e canta per l’incontro con il Papa, la ritrovano di nuovo. L’incontro è strutturato in forma di preghiera. Inizia con la Liturgia della Parola di Dio, alla quale seguono le testimonianze di alcuni giovani e poi il discorso del Santo Padre. Nella seconda parte la partecipazione diventa adorazione davanti al Santissimo Sacramento e silenzio, che è parola e invocazione interiore. Il silenzio parla della presenza divina, e fare silenzio proprio sulla piazza, in cui di solito c’è solo rumore, diventa e rimane un forte segno della presenza cristiana nel mondo. Segue la benedizione con il Santissimo che poi viene portato nella chiesa vicina, dove rimane esposto durante tutta la notte per coloro che vogliono rimanere in preghiera e adorazione. La maggior parte dei giovani croati condivide le difficoltà dei coetanei europei ed appartiene alla generazione che è cresciuta nel clima della guerra e del dopoguerra. Molti di loro hanno affrontato gravi situazioni esistenziali nelle proprie famiglie oppure hanno visto le sofferenze altrui. Bisogna dire che questi stessi giovani dimostrano tanta sensibilità per le iniziative della Chiesa, specialmente per gli incontri spirituali e di preghiera, per i pellegrinaggi, per la celebrazione del Sacramento della Penitenza e sono pronti ad aiutare chi si trova in stato di bisogno. La lettura proposta è tratta dalla Lettera di San Paolo apostolo ai Filippesi (4, 4-9) in cui si evidenzia l’annuncio della gioia nel Signore, che allontana ogni ansia, fissa i cuori e i pensieri in Dio ed invita alla ricerca di tutto quello che è nobile e degno di lode. Segue il canto del Salmo 34 (33), 2-9 con l’antifona: "Guardate al Signore e sarete raggianti". Lo spazio liturgico per l’incontro unisce alcuni elementi: l’acqua dall’antica fontana sulla Piazza, la luce del Cero pasquale e l’Altare, come fonte della gioia e della consolazione in Cristo, che rimane con noi sempre sulla via della vita. Nella zona dell’Altare si trova l’immagine che evoca la presenza dello Spirito Santo, Dono di Dio. L’azione dello Spirito nella Beata Vergine Maria ha reso possibile la venuta al mondo del Figlio di Dio; anche noi lo invochiamo perchè la sua azione ci trasformi e ci faccia diventare uomini eucaristici. Durante la veglia di preghiera, il servizio del canto liturgico e della musica è curato da un coro di giovani, formatosi per questa speciale occasione, insieme a giovani musicisti. Celebrazione Eucaristica. Domenica 5 giugno nell’Ippodromo di Zagreb (foto) Papa Benedetto XVI presiede la Messa in occasione del primo Incontro nazionale delle famiglie cattoliche croate. L’Ippodromo ci ricorda la prima Visita del Beato Giovanni Paolo II in Croazia (1994) e la Celebrazione Eucaristica che vide convocato un numero straordinario di fedeli. Lo spazio dell’Altare è pensato in modo tale da poter leggere i movimenti delle due mani: una mano protegge la fonte della vita eterna, cioè l’Altare quale punto di incontro umano-divino in Cristo, nella sua croce e risurrezione, mentre l’altra forma il tetto, esprimendo la simbolica dell’azione pneumatologica e la presenza dello Spirito di Dio nella Chiesa, guidata nell’unità dal Successore di Pietro. Su questo spazio viene rappresentata anche la storia della Chiesa in Croazia e la preghiera per la comunione, che non è costruita su valori transitori, ma su quelli celesti. Attraverso di essi diventiamo autentici testimoni nel tempo che Dio ci ha affidato. La celebrazione segue il formulario della Messa e le letture della VII domenica di Pasqua: At 1, 12-14, Sal 27(26), 1 Pt 4, 13-16, Gv 17, 1-11a, che propongono alla nostra riflessione diversi contenuti, tra cui i seguenti: la perseveranza e la concordia nella preghiera degli apostoli con la Madre di Gesù Cristo, il Signore che è la luce e la salvezza, la gioia nelle sofferenze, a causa del nome di Cristo, la rivelazione del nome di Dio per mezzo di Cristo e l’appartenenza dei fedeli a Dio, anche quando sono nel mondo. Nell’annuncio della Parola di Dio è presente il riferimento ai contenuti che indirizzano i passi delle famiglie cristiane. Queste vengono incoraggiate ad accogliere il mistero della vita, a educare i figli secondo le virtù cristiane, secondo la responsabilità e l’impegno cristiano nella società, a donarsi generosamente agli altri e ad essere membra vive nella vita delle loro comunità. Tutto ciò conduce alla gioia che proviene dal dono dell’amore di Cristo. Nella celebrazione eucaristica vengono usate la lingua latina, croata ed italiana. Il Vangelo viene cantato anche in paleoslavo nella redazione croata. Il canto liturgico viene guidato da un coro numeroso, composto da membri dei cori parrocchiali. La liturgia, nelle sue varie parti, tiene conto della presenza rilevante delle famiglie.
La liturgia dei Vespri. Domenica pomeriggio, nella cattedrale di Zagreb (foto), Papa Benedetto XVI presiede la preghiera dei II Vespri della VII Domenica di Pasqua. Nella celebrazione sono presenti i vescovi, i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, i seminaristi, i novizi e le novizie. Tra i vari esempi della vita dei Santi e dei Beati croati viene sottolineato in modo particolare il Beato Alojzije Stepinac, le cui spoglie mortali vengono conservate nella Cattedrale. Il Santo Padre, con la sua Visita e la preghiera sulla tomba del Beato, ripropone anche a noi la sua figura. Il Beato Alojzije nel mistero di Cristo ha risposto alle tantissime prove riponendo la sua fiducia nel Signore, mostrando pazienza e testimoniando le verità di Dio, l’unità in Cristo e la comunione ecclesiale. Il suo esempio risplende e la sua intercessione ci fortifica in tutte le circostanze della vita, anche nelle difficoltà. In lui Dio riassume la storia contemporanea della Chiesa in Croazia e, in un certo modo, anche dell’Europa Centro-orientale. In lui il Signore ci rivela il fondamento della vita sacerdotale e cristiana, ci mostra la fedeltà al Vangelo come esempio per una società basata sui valori del dono e del rispetto della dignità di ogni uomo. Nella liturgia quasi tutte le parti sono recitate in croato, solo alcune sono in latino, tra cui il cantico evangelico del "Magnificat" e la preghiera del "Padre nostro". Questo incontro manifesta anzitutto la bellezza dello stato di vita della consacrazione e della comunione vissuta tra coloro che sono chiamati da Cristo alla sua sequela. L’incontro intende esprimere, inoltre, il ringraziamento e la preghiera per il dono di nuove vocazioni sacerdotali e religiose.
Insieme ai vescovi e ai fedeli croati, che si sono preparati assiduamente per questa visita invochiamo umilmente la benedizione del Signore, l’intercessione della Vergine Maria, Madre e Regina delle famiglie, lo sguardo sollecito di San Giuseppe, Santo protettore della Croazia, e del Beato Alojzije, testimone della verità eterna, nella comunione con tutti i Santi, e ci rallegriamo per gli incontri e le celebrazioni con il nostro Papa Benedetto.


Messale per il Viaggio Apostolico