Questa mattina, Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Tsetska Tsacheva (foto), presidente del Parlamento della Bulgaria, con una delegazione, in occasione delle celebrazioni nel contesto della festa liturgica dei Santi Cirillo e Metodio. Successivamente la delegazione è stata ricevuta dal Segretario di Stato card. Tarcisio Bertone insieme al segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti.
Nel suo saluto, il Pontefice ha affermato che i Santi Cirillo e Metodio “favorirono un vasto rinnovamento spirituale e posero le basi per un’autentica promozione della libertà e dell'unità dell'Europa cristiana”. Ai popoli europei “questi due grandi Santi – ha sottolineato il Papa - ricordano che la loro unità sarà più salda se basata sulle comuni radici cristiane”. Infatti, nella storia dell'Europa, “il cristianesimo rappresenta un elemento centrale e qualificante. La fede cristiana ha plasmato la cultura del vecchio Continente e si è intrecciata in modo indissolubile con la sua storia, al punto che questa non sarebbe comprensibile se non si facesse riferimento alle vicende che hanno caratterizzato prima il grande periodo dell'evangelizzazione, e poi i lunghi secoli in cui il cristianesimo ha assunto un ruolo sempre più rilevante”. L'unità del Continente “rappresenta una prospettiva di grande speranza. Gli europei sono chiamati ad impegnarsi per creare le condizioni di una profonda coesione e di una effettiva collaborazione tra i popoli”, ma “per edificare su solide basi la nuova Europa” è necessario “far leva” sui “valori autentici, che hanno il loro fondamento nella legge morale universale, inscritta nel cuore di ogni uomo”.
Tsetska Tsacheva, a quanto riferisce il centro stampa del parlamento, ha determinato l'incontro con il Papa come un evento emozionante: "Ho sentito il senso di orgoglio di essere bulgara e di essere una discendente dei Santi fratelli Cirillo e Metodio, e anche per il fatto che per il loro lavoro letterario e spirituale c’è posto qui nella città santa e nel Vaticano. Gli ho augurato di continuare l’opera di Giovanni Paolo II di avvicinamento dei giovani e di tutta l’umanità alla fede, e l’opera di aver gettato un ponte di comprensione tra persone che professano fedi diverse". L’udienza in Vaticano si è conclusa con il tradizionale scambio di doni simbolici. Tsetska Tsacheva ha donato al Santo Padre Benedetto XVI una scultura in bronzo di Giovanni Battista e un dipinto raffigurante la cattedrale Alexander Nevski. La scultura è un lavoro di Alexander Proynov, mentre la pittura è dell'artista Pavel Mitkov.
SIR, Sofia Oggi
UDIENZA ALLA DELEGAZIONE DELLA BULGARIA NELLA MEMORIA LITURGICA DEI SANTI CIRILLO E METODIO - il testo integrale del saluto del Papa