La Curia generalizia dei salesiani è ''costernata'' per il caso di padre B., il prete salesiano dell'associazione pro-pedofilia ''Martijn'', e si ''dissociano'' dalle dichiarazioni alla stampa di padre Herman Spronck, delegato per l'Olanda del provinciale dei salesiani, che ''sembrano relativizzare la gravità del fatto''. Il procuratore generale dell'ordine fondato da don Bosco, padre Francesco Maraccani, annuncia che la sua Congregazione ''prenderà i dovuti provvedimenti disciplinari, conformemente ad un protocollo in atto già dall'anno 2002 e alle normative date dalla Chiesa su questa materia'' nei confronti di padre B. L'essere membro di un'associazione come ''Martijn'', ''è assolutamente incompatibile con i principi e i valori della tradizione salesiana. Quindi disapproviamo in maniera ferma tale fatto e prendiamo le distanze da un simile comportamento personale di un singolo confratello. Comprendiamo che questa notizia ha indubbiamente ferito ancora una volta la giusta sensibilità di tante persone. Comprendiamo il loro dolore e presentiamo le nostre scuse in nome dei Salesiani di don Bosco''. "Ci distanziamo totalmente dai commenti di padre H. Spronck", si legge invece in una nota del provinciale dei salesiani olandesi, padre Jos Claesdel. Il capo dei salesiani olandesi sottolinea di aver appreso con "grande sorpresa" dell'appartenenza di padre Van B. all'associazione pro-pedofili. "La composizione e le opinioni di tale associazione non sono coerenti con la nostra identità salesiana e il progetto educativo dei salesiani", afferma il superiore. Il provinciale annuncia, poi, la creazione di una commissione di indagine sul caso del sacerdote pedofilo. Il rapporto della commissione sarà inviato ai superiori della congregazione salesiana di Roma. Più in generale, i vertici dei salesiani olandesi stanno "esaminando la situazione attuale" relativamente anche a padre Spronk.
Asca, TMNews