domenica 22 maggio 2011

Il Papa: di continuo il Risorto bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di vedere

Questa mattina il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. Commentando il Vangelo di oggi Benedetto XVI si è soffermato sul “duplice comandamento” che esso propone: credere in Dio e credere in Gesù. “Non sono due atti separati, ma un unico atto di fede, la piena adesione alla salvezza operata da Dio Padre mediante il suo Figlio Unigenito. Il Nuovo Testamento ha posto fine all’invisibilità del Padre. Dio ha mostrato il suo volto, come conferma la risposta di Gesù all’apostolo Filippo: 'Chi ha visto me, ha visto il Padre'. Il Figlio di Dio, con la sua incarnazione, morte e risurrezione, ci ha liberati dalla schiavitù del peccato per donarci la libertà dei figli di Dio e ci ha fatto conoscere il volto di Dio che è amore: Dio si può vedere, è visibile in Cristo”. “Solo credendo in Cristo, rimanendo uniti a Lui, i discepoli possono continuare la sua azione permanente nella storia”. “In verità, in verità io vi dico – dice il Signore – chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio”. “La fede in Gesù comporta seguirlo quotidianamente, nelle semplici azioni che compongono la nostra giornata. È proprio del mistero di Dio agire in modo sommesso". Il Papa ha poi detto che “solo pian piano Egli costruisce nella grande storia dell’umanità la sua storia. Diventa uomo ma in modo da poter essere ignorato dai contemporanei, dalle forze autorevoli della storia. Patisce e muore e, come Risorto, vuole arrivare all’umanità soltanto attraverso la fede dei suoi ai quali si manifesta. Di continuo Egli bussa sommessamente alle porte dei nostri cuori e, se gli apriamo, lentamente ci rende capaci di 'vedere'". "Per i cristiani, per ciascuno di noi, dunque, la Via al Padre è lasciarsi guidare da Gesù, dalla sua parola di Verità, e accogliere il dono della sua Vita. Facciamo nostro l’invito di San Bonaventura: Apri dunque gli occhi, tendi l’orecchio spirituale, apri le tue labbra e disponi il tuo cuore, perché tu possa in tutte le creature vedere, ascoltare, lodare, amare, venerare, glorificare, onorare il tuo Dio". “L’impegno di annunciare Gesù Cristo, la via, la verità e la vita - ha concluso - costituisce il compito principale della Chiesa. Invochiamo la Vergine Maria perché assista sempre i Pastori e quanti nei diversi ministeri annunciano il lieto Messaggio di salvezza, affinché la Parola di Dio si diffonda e il numero dei discepoli si moltiplichi”.

AsiaNews, Radio Vaticana

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DEL REGINA CÆLI