Benedetto XVI ha nominato questa mattina il card. Angelo Scola (foto) nuovo arcivescovo metropolita di Milano. Scola, fino ad oggi Patriarca di Venezia, prende il posto del card. Dionigi Tettamanzi che ha guidato la diocesi del capoluogo lombardo dal 2002. È possibile dunque che il patriarca di Venezia sia presente domani, Solennitù dei santi Pietro e Paolo, al rito celebrato dal Papa nella Basilica di San Pietro per ricevere il pallio con i 40 altri arcivescovi nominati quest'anno. Una nomina che racchiude in sé anche la dimensione del ritorno a casa. Il porporato, 70 anni il prossimo 7 novembre, è infatti nato a Malgrate, piccolo comune sulle rive del Lago di Como, appartenente all’arcidiocesi di Milano. Di umili origini, figlio di un camionista e di una casalinga, fin da giovane Angelo Scola ha partecipato all’Azione Cattolica e, ai tempi dell’università, è stato presidente della FUCI milanese. Laureatosi in Filosofia presso l’Università Cattolica, è stato ordinato sacerdote nel 1970, all’età di 29 anni. Ha proseguito gli studi teologici a Friburgo, conseguendo il dottorato in teologia. Impegnato attivamente in “Comunione e Liberazione”, il cardinale Scola ha collaborato alla fondazione della Rivista Internazionale Communio, entrando in rapporto, tra gli altri, con Joseph Ratzinger, Henri de Lubac e Hans Urs von Balthasar. Nel 1982, è stato nominato professore di antropologia teologica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, presso la Lateranense. L’ordinazione episcopale arriva nel 1991, quando il Beato Karol Wojtyla nomina Angelo Scola vescovo di Grosseto. Il nuovo presule sceglie come motto episcopale un passo tratto dalla Seconda Lettera di San Paolo ai Corinzi: “Sufficit gratia tua”, “Basta la tua grazia”. Quindi, nel 1995, il Papa lo chiama a rivestire l’incarico di Rettore della Pontificia Università Lateranense e preside dell’Istituto “Giovanni Paolo II” per gli Studi su matrimonio e famiglia. Nel 2002 è promosso alla sede patriarcale di Venezia e creato cardinale da Papa Wojtyla nel concistoro del 21 ottobre del 2003. L'anno dopo, da una sua intuizione, nasce il Centro internazionale di studi e ricerche “Oasis”, per l’incontro tra cristiani e musulmani. Il Centro si è costituito in Fondazione nel 2009. Autore di numerose pubblicazioni e membro di numerosi dicasteri vaticani, il nuovo arcivescovo di Milano è stato relatore generale del Sinodo dei Vescovi sull’Eucaristia, tenutosi in Vaticano nell’ottobre del 2005. Il Papa ha scelto Angelo Scola sulla Cattedra di Sant’Ambrogio alla vigilia della Festa dei Santi Pietro e Paolo. Il card. Tettamanzi diventerà amministratore apostolico della diocesi ambrosiana fino al momento dell’ingresso del suo successore, che avverrà con molta probabilità nella seconda metà di settembre. Benedetto XVI, dopo quasi settant’anni di nomine papali dirette, ha voluto che le candidature per la diocesi di Milano fossero vagliate seguendo tutti i passi previsti. In febbraio il nunzio apostolico in Italia Giuseppe Bertello ha cominciato le ampie consultazioni: ne sono state fatte tre, che hanno coinvolto un vasto numero di cardinali, vescovi, sacerdoti e laici. La rosa di nomi è stata ridotta prima a cinque e infine a tre. L’indicazione finale è stata favorevole a Scola. Ma molti precisi segnali fanno ritenere che a lui Papa Ratzinger pensasse fin dall’inizio, data la stima e la personale conoscenza che data a quarant’anni fa. Scola ha partecipato al conclave del 2005 che ha eletto Benedetto XVI, e ha continuato a mantenere un rapporto personale con il Pontefice: è suo il suggerimento, poi accolto dal Papa, di istituire un dicastero dedicato alla nuova evangelizzazione. La diocesi di Milano è una delle più importanti e vaste del mondo: conta 1107 parrocchie, ragguppate in 73 decanati e in 7 zone pastorali. Il numero degli abitanti è superiore ai 5 milioni. I preti impegnati nella pastorale sono circa tremila (duemila diocesani e mille religiosi), i parroci sono più di 800. Con la designazione di Scola, vescovo-teologo che ha 69 anni e mezzo e dunque ha davanti a sé un episcopato non lungo, si conferma la tendenza delle ultime importanti nomine di Benedetto XVI: nel gennaio 2010 il Papa ha infatti designato arcivescovo di Bruxelles il settantenne André-Joseph Léonard, e undici mesi dopo ha nominato arcivescovo di Santiago del Cile l’ormai sessantanovenne Ricardo Ezzati Andrello. Lo stesso arcivescovo uscente, il card. Dionigi Tettamanzi, aveva 68 anni e mezzo al momento dell’ingresso a Milano, e il suo episcopato si è protratto per nove anni grazie a una proroga di un biennio concessagli dalla Santa Sede. La nomina a Milano è stata seguita in modo particolarmente attento dai media, dato l’importanza che riveste nel panorama ecclesiale italiano, europeo e mondiale: nel secolo scorso, due arcivescovi di Milano sono diventati Papi, Achille Ratti (Pio XI, 1922-1939) e Giovanni Battista Montini (Paolo VI, 1963-1978). Fra gli appuntamenti di rilievo della Chiesa milanese del prossimo futuro di cui si dovrà fare carico il nuovo arcivescovo, il VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà dal 30 maggio al 3 giugno 2012 a Milano.
Andrea Tornielli, Vatican Insider - Radio Vaticana
RINUNCIA DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA DI MILANO (ITALIA) E NOMINA DEL SUCCESSORE