venerdì 22 luglio 2011

Memoria di Santa Maria Maddalena. Il Magistero del Papa: la fede nasce dall'incontro personale con Cristo risorto, slancio di coraggio e libertà

La Chiesa celebra oggi la memoria di Santa Maria Maddalena, discepola del Signore e prima testimone del Risorto. Benedetto XVI l’ha definita una donna sincera, anche nella sua debolezza, una donna che continua ad amare quando tutte le ragioni dell’amore sembrano finite. Maria di Magdala era una peccatrice: ma lo sapeva, lo riconosceva, per questo l’incontro con Cristo la cambia profondamente. Da lei escono sette demoni. La sua storia, afferma il Papa, richiama a tutti una verità fondamentale: “Discepolo di Cristo è chi, nell’esperienza dell’umana debolezza, ha avuto l’umiltà di chiedergli aiuto, è stato da Lui guarito e si è messo a seguirLo da vicino, diventando testimone della potenza del suo amore misericordioso, più forte del peccato e della morte” (Angelus, 23 luglio 2006).
E’ facile seguire Gesù quando compie miracoli e tutti lo osannano. La Maddalena lo segue anche quando viene arrestato, deriso, ucciso sulla croce, mentre perfino i discepoli fuggono. Ma lei sarà anche la prima a incontrare il Cristo risorto e a correre ad annunciarlo al mondo: “La fede nasce dall’incontro personale con Cristo risorto, e diventa slancio di coraggio e di libertà che fa gridare al mondo: Gesù è risorto e vive per sempre. E’ questa la missione dei discepoli del Signore di ogni epoca e anche di questo nostro tempo” (Udienza generale, 19 aprile 2006).
Maria Maddalena non ha mai smesso di cercare il Signore, anche quando ogni speranza sembra perduta. E la sua costanza viene premiata. Lo ritrova e lo riconosce quando viene da Lui chiamata per nome: “Anche noi, se cerchiamo il Signore con animo semplice e sincero, lo incontreremo, anzi sarà Lui stesso a venirci incontro; si farà riconoscere, ci chiamerà per nome, ci farà cioè entrare nell’intimità del suo amore” (Udienza generale, 11 aprile 2007).
La sua gioia nel ritrovare il Maestro è grande, vorrebbe riabbracciarlo, come un tempo, ma Gesù la ferma. “Ormai – osserva il Papa - non c’è più posto per un rapporto con il Risorto che sia meramente umano”, occorre uno sguardo totalmente nuovo: “Per incontrarlo non bisogna tornare indietro, ma porsi in modo nuovo in relazione con Lui: bisogna andare avanti! Lo sottolinea San Bernardo: Gesù ci invita tutti a questa vita nuova, a questo passaggio… Noi non vedremo il Cristo voltandoci indietro" (Udienza generale, 11 aprile 2007).

Radio Vaticana