mercoledì 6 luglio 2011

VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Forse si cambia ancora: le celebrazioni finali con Benedetto XVI all'aeroporto di Linate. Le altre ipotesi

Poi uno dice che Milano non ha spazi: e se per consentire a mezzo milione di persone di incontrare il Papa, l’anno prossimo, non si trovasse altra soluzione che chiudere l’aeroporto di Linate per due giorni e organizzare la Messa sulla pista? È un’ipotesi, ok. Per ora non la sa neppure il Ministero dei Trasporti che attraverso l’Enac è l’unico a poterla autorizzare. Ma è certamente la più suggestiva tra le diverse messe in campo nelle ultime ore alla luce del fatto che il luogo scelto inizialmente per questo grande evento, e cioè lo stesso terreno destinato a ospitare l’Expo nel 2015, è stato ed è tuttora oggetto di troppe polemiche, incertezze e tira e molla per garantire una sicurezza di disponibilità. L’evento in questione è il VII Incontro Mondiale delle Famiglie, che si concluderà appunto con l’arrivo di Papa Benedetto XVI a celebrare la Messa finale di domenica 3 giugno, ma che si protrarrà per tutta la settimana precedente e per il quale la previsione di 500 mila partecipanti, visti i precedenti nel mondo, rappresenta il minimo: con tutto quel che ne segue in termini di organizzazione. Per questo motivo, siccome all’Expo mancano quattro anni ma all’arrivo del Papa meno di undici mesi, la Curia ha deciso che è meglio cominciare a pensare a delle alternative. L’incontro per discuterne è avvenuto ieri in Comune, quando praticamente metà della giunta di Giuliano Pisapia ha ricevuto il presidente della "Fondazione Famiglia 2012" , mons. Erminio De Scalzi, con cui ha passato in rassegna le varie opzioni. Ne sono state esaminate diverse, e molte sono anche già state più o meno scartate. A cominciare dalla stessa piazza Duomo: cornice fantastica naturalmente, tra l’altro c’era già stato Papa Wojtyla nel 1983, ma per le folle che si muovono oggi è troppo piccola. Allora l’ippodromo del galoppo a San Siro: bellissimo, ma si può portare un Papa in un luogo di scommesse? O il grande stradone che dalla stazione Centrale arriva a piazza della Repubblica: non male ma, secondo la Prefettura, con troppi palazzi incontrollabili attorno. Così si è passati a valutare la vecchia Caserma "Perrucchetti": praticamente una piazza d’armi non troppo distante dal centro, comunque non "fuori città" . Si vedrà. O l’area del quartiere Bonola: periferico sì, ma ci arriva la metropolitana. Si vedrà. E poi c’è Linate. I momenti che il luogo prescelto, qualunque sarà alla fine, dovrebbe comunque ospitare sono due: la Messa del Papa domenica mattina, la Festa delle testimonianze la sera prima. Le caratteristiche richieste da un punto di vista tecnico sono agevole praticabilità, facilità di controllo, comodità logistica. Tutte cose che Linate in linea teorica può offrire, secondo una prima valutazione. Inoltre avrebbe il vantaggio di non comportare caos in città. I contro sarebbero la necessaria chiusura dello scalo per due giorni e inoltre, da un punto di vista simbolico, il fatto che si tratta di un "non luogo": paradossalmente, secondo la Curia, addirittura un posto ancora inesitente come appunto il futuro sito Expo sarebbe stato meglio proprio perché comunque legato a un tema, l’alimentazione nel mondo, potenzialmente di forte impatto emotivo. Ma tant’è. E infatti la Sea, società degli aeroporti milanesi, sull’ipotesi Linate ha già realizzato e inviato in Comune uno studio di fattibilità da cui emerge che la chiusura dello scalo sarebbe, per esempio, un problema relativo: i 250 voli giornalieri del fine settimana verrebbero spostati su Malpensa e tutta la faccenda, pensando ai parcheggi e ai negozi che invece sarebbero aperti eccome, potrebbe persino trasformarsi in un guadagno.

Paolo Foschini, Corriere della Sera.it