Benedetto XVI ha reso omaggio, dopo la preghiera dell'Angelus recitata a Castegandolfo, alla profetica figura del religioso Francesco Paleari, della Società dei Sacerdoti di San Giuseppe Cottolengo, proclamato Beato ieri a Torino nel corso di una grande liturgia presieduta dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, con l'arcivescovo della città sabauda, mons. Cesare Nosiglia. "Nato a Pogliano Milanese nel 1863, da umile famiglia contadina, Francesco Paleari - ha detto il Papa - entrò giovanissimo in seminario e, subito dopo l'Ordinazione, si dedicò ai poveri e ai malati nella Piccola Casa della Divina Provvidenza, ma anche all'insegnamento, distinguendosi per la sua affabilità e pazienza. Rendiamo lode a Dio per questo luminoso testimone del suo amore".
Poi i saluti nelle varie lingue. In tedesco, un pensiero all’imminente viaggio in Germania: "Guardo con gioia all’incontro con tante persone”, ha detto il Papa. E un incoraggiamento a “rispondere generosamente all’offerta dell’illimitato amore di Dio e collaborare al bene che è nel mondo”.
Agi, Radio Vaticana