“In questo luogo si vive in continuo contatto con la natura e in un clima di silenzio. Sono lieto di questa circostanza per ricordare che l’una e l’altro ci avvicinano a Dio: la natura, in quanto capolavoro uscito dalle mani del Creatore; il silenzio, che ci permette di pensare e meditare senza distrazioni l’essenziale della nostra esistenza”: lo ha detto questa sera il Papa a Castel Gandolfo, incontrando i dipendenti delle Ville Pontificie alla conclusione del suo soggiorno estivo. Sabato 1° ottobre, infatti, il Papa farà rientro in Vaticano. Dopo aver richiamato i “momenti sereni di studio, di preghiera e di riposo” e “la cornice più familiare e gioiosa” delle Udienze generali nel cortile del palazzo di Castel Gandolfo, Benedetto XVI ha sottolineato l’importanza della preghiera e della carità nella vita del cristiano: “Tanto la preghiera quanto la carità ci consentono di tenere sempre fisso il nostro sguardo su Dio a vantaggio dei fratelli: il rapporto con il Signore, nella preghiera, alimenta il nostro spirito e ci permette di essere ancora più generosi e aperti nella carità verso i bisognosi”. Un ultimo pensiero del Papa è stato rivolto all’importanza della formazione. Ha infatti invitato i ragazzi “a partecipare con impegno al catechismo, e anche gli adulti ad approfittare sempre delle occasioni formative”.
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UDIENZA AL PERSONALE DELLE VILLE PONTIFICIE DI CASTEL GANDOLFO - il testo integrale del saluto del Papa