domenica 18 dicembre 2011

Il Papa: il cuore e la mente di Maria sono pienamente umili, proprio per questo Dio aspetta il 'sì' di questa fanciulla per realizzare il suo disegno

Di ritorno dalla visita pastorale alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia, a mezzogiorno il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale.
Il Pontefice ha ricordato che “la liturgia ci presenta quest’anno il racconto dell’annuncio dell’Angelo a Maria. Contemplando l’icona stupenda della Vergine Santa, nel momento in cui riceve il messaggio divino e dà la sua risposta, veniamo interiormente illuminati dalla luce di verità che promana, sempre nuova, da quel mistero”. In particolare, si è soffermato “sull’importanza della verginità di Maria, del fatto cioè che ella ha concepito Gesù rimanendo vergine”. Sullo sfondo di quel meraviglioso momento a Nazaret c’è la profezia di Isaia: “Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”. “Questa antica promessa ha trovato compimento sovrabbondante nell’Incarnazione del Figlio di Dio. Non solo la Vergine Maria ha concepito, ma lo ha fatto per opera dello Spirito Santo, cioè di Dio stesso. L’essere umano che comincia a vivere nel suo grembo prende la carne da Maria, ma la sua esistenza deriva totalmente da Dio. E’ pienamente uomo, fatto di terra – per usare il simbolo biblico – ma viene dall’alto, dal Cielo”. Per il Santo Padre, “il fatto che Maria concepisca rimanendo vergine è essenziale per la conoscenza di Gesù e per la nostra fede, perché testimonia che l’iniziativa è stata di Dio e soprattutto rivela chi è il concepito”. “In questo senso la verginità di Maria e la divinità di Gesù si garantiscono reciprocamente”. Nella sua semplicità, Maria “è sapientissima: non dubita del potere di Dio, ma vuole capire meglio la sua volontà, per conformarsi completamente a questa volontà”. Il cuore e la mente di Maria “sono pienamente umili, e, proprio per la sua singolare umiltà, Dio aspetta il ‘sì’ di questa fanciulla per realizzare il suo disegno. Rispetta la sua dignità e la sua libertà. Il ‘sì’ di Maria implica l’insieme di maternità e verginità”. “La verginità di Maria è unica e irripetibile; ma il suo significato spirituale riguarda ogni cristiano. Esso, in sostanza, è legato alla fede: infatti, chi confida profondamente nell’amore di Dio, accoglie in sé Gesù, la sua vita divina, per l’azione dello Spirito Santo. È questo il mistero del Natale”.

SIR, Radio Vaticana

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS