lunedì 5 marzo 2012

Il Papa in Messico e a Cuba. Arcidiocesi di Mexico: ci aspettiamo da tutti il rispetto per quello che Benedetto XVI rappresenta e rende concreto

L'arcidiocesi di Mexico ha chiesto “rispetto” per Papa Benedetto XVI, che dal 23 al 26 marzo sarà nel Paese, e ha ricordato che il Papa può dire ciò che vuole "sulla nostra realtà politica e sociale" durante il viaggio. "Non c'è davvero nessun tema o questione al di fuori della preoccupazione della Chiesa che vive in mezzo alla società, quindi non c'è alcun tema che il Papa possa omettere nel suo messaggio religioso e sociale" segnala il settimanale diocesano Desde la Fe nel suo editoriale pubblicato ieri ed inviato all'agenzia Fides. La Costituzione messicana prevede espressamente, nell'articolo 130, paragrafo E, che nessun rappresentante religioso può, in riunioni pubbliche o atti di culto, “opporsi alle leggi del paese e alle sue istituzioni, né in alcun modo offendere i simboli patriottici”. Questo articolo interpreta il "principio storico della separazione tra Chiesa e Stato" in questo paese dalla tradizione laica. L'editoriale afferma che "ci sono ambienti della società messicana che si oppongono alle espressioni di fede e, pertanto, sono contrari a quanto potrebbe dire Benedetto XVI". "Tuttavia, al di là dell'interesse che c'è per ascoltarlo o meno, ci aspettiamo da tutti il rispetto per quello che rappresenta e rende concreto" indica l'editoriale. “Dove c'è intelligenza c'è dialogo, dove non c'è intelligenza ci sono attacchi e insulti. Papa Benedetto XVI è un uomo di grande intelligenza, quindi una persona disposta al dialogo rispettoso, leale e trasparente" aggiunge il settimanale.

Fides