lunedì 5 marzo 2012

Sabato l'incontro di preghiera del Papa con l’arcivescovo di Canterbury. Padre Byrne: un altro esempio dei caldi rapporti che continuano a svilupparsi

“Un modo di celebrare il continuo dialogo tra la Chiesa Cattolica e quella anglicana”, così padre Robert Byrne, responsabile del settore ecumenismo per la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, definisce l’incontro di preghiera di Benedetto XVI con l’arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams (foto) sabato a Roma presso il Monastero di San Gregorio. “Sabato - spiega all'agenzia SIR padre Byrne - l’arcivescovo di Canterbury canterà i Vespri insieme al Santo Padre nella chiesa di San Gregorio al Celio, la chiesa monastica dalla quale Papa Gregorio ha mandato Sant’Agostino di Canterbury a evangelizzare gli inglesi e che ha quindi un valore molto simbolico importante per noi inglesi”. L’incontro avviene in memoria del millenario della fondazione dell’Eremo di Camaldoli, che ricorre proprio in quest’anno 2012. Sabato pomeriggio il primate anglicano ritornerà a San Gregorio per fare una lezione intitolata ‘Le virtù monastiche e le speranze ecumeniche’. La visita finirà martedì 13 marzo. Padre Byrne ricorda che la visita di questo fine settimana si inserisce in un percorso storico. “La prima visita a Roma di un arcivescovo di Canterbury - ricorda - è avvenuta nei primi anni sessanta quando l’arcivescovo Fisher ha incontrato Papa Giovanni XXIII in privato”, spiega il responsabile per l’ecumenismo della Conferenza Episcopale inglese. "Da allora ci sono stati molti incontri, ma forse il più significativo è stato nel 1966, quando Michael Ramsey ha incontrato Paolo VI a Roma”. “È noto a tutti che il Papa attuale e Rowan Williams hanno buoni rapporti, come è stato dimostrato durante la visita del Papa in Inghilterra nel 2010”, continua padre Byrne, che aggiunge: “Benché ci siano ovvie differenze di fede e opinione tra le due Chiese, tuttavia entrambi i lati sono determinati a continuare il viaggio ecumenico in futuro. La visita dell’arcivescovo di Canterbury a Roma, questa settimana, è un altro esempio dei caldi rapporti che continuano a svilupparsi tra le due chiese”. Il segretario del dipartimento per il dialogo e l’unità della Conferenza Episcopale inglese, che ha partecipato al Sinodo della “Chiesa di Inghilterra” dello scorso febbraio, spiega che il dibattito più importante affrontato è stato la questione dell’ordinazione delle donne all’episcopato. “Il Sinodo ha già votato in principio per questo tipo di azione, ma il voto finale sarà nel luglio 2012”, spiega padre Byrne. “La discussione principale, al Sinodo di febbraio - ricorda -, è stata su come provvedere per chi, in coscienza, non accetta questa riforma. È stato deciso che tocca ai vescovi anglicani che si incontreranno a maggio di quest’anno trovare un modo di procedere”.

SIR