giovedì 6 settembre 2012

Il Papa in Libano. Pubblicato il Messale: il logo, lo scopo del viaggio apostolico, le celebrazioni cardine del programma, le intenzioni di preghiera

Si terrà martedì 11 settembre nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa il briefing con padre Federico Lombardi, direttore della stessa Sala Stampa, che illustrerà il programma del viaggio apostolico di Benedetto XVI in Libano (14-16 settembre), in occasione della firma e della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Tuttavia alcune indicazioni si possono già trarre dal Messale del viaggio apostolico pubblicato in questi giorni sul sito della Santa Sede e di cui proponiamo una sintesi. E' la terza volta che un Papa si reca in Libano. Paolo VI si fermò all’aeroporto internazionale di Beirut il 2 dicembre del 1964, prima di proseguire verso l’India. Il Paese gli tributò un’accoglienza senza pari. Il 10 e 11 maggio del 1997 ebbe luogo, invece, la storica visita di Giovanni Paolo II, lo scopo fu quello di siglare l’Esortazione Apostolica post sinodale “Una speranza nuova per il Libano”. In quell’occasione chiese ai giovani di vegliare alla riedificazione del loro Paese sulla base dei valori evangelici, dopo decenni di guerre. Quarantotto anni dopo Papa Montini e quindici dopo Papa Wojtyla, la Chiesa del Libano e quella del Medio Oriente accoglieranno di nuovo il Vicario di Cristo, Benedetto XVI. A leggere il Messale del viaggio del Pontefice, per la firma dell’Esortazione post Sinodale “La Chiesa in Medio Oriente”, si comprende a pieno l’importanza storica di questo viaggio che giunge, si legge al suo interno, in un momento in cui “il Medio Oriente è alle prese con turbolenza drammatiche e sanguinose”. La visita “storica” viene significata da un logo che, si legge nel Messale, “attira per l’armonia dei suoi elementi ed incanta per i colori. Il Papa è rappresentato da una colomba che porta un ramoscello nel becco e diretta in Libano, rappresentato dai colori rosso e verde, con il cedro umile e fiero posto al centro di un fondo bianco, a simboleggiare la bandiera nazionale”. L’ultimo tocco è rappresentato da “una croce, unica via verso la libertà”. Confermare la vocazione del Libano ad essere quel “tesoro di esperienza di vita e di collaborazione intercomunitaria ed interculturale” per l’Oriente come per l’Occidente e confortare le vittime delle violenze, della precarietà e di ogni forma di disperazione: sono questi i principali scopi del viaggio apostolico nel Paese dei cedri, come si legge nel Messale che è parte in francese e parte in arabo. Con la promulgazione dell’Esortazione post sinodale, la Chiesa libanese e mediorientale manifesteranno la loro volontà, unita a quella del Papa, di “impegnarsi sulla via della resurrezione, in un duplice cammino di fedeltà alla sua memoria e alla sua vocazione”. La firma e la promulgazione dell’Esortazione saranno al centro di due liturgie: il documento sarà firmato dal Papa venerdì 14 settembre nella Basilica di San Paolo ad Harissa (foto), e consegnato ai rappresentanti delle Chiese mediorientali due giorni dopo, il 16, alla fine della Messa al “Front Maritime” di Beirut. L’Esortazione sarà offerta ai giovani, “depositari delle raccomandazioni contenute nel testo”, il 15 settembre così come ai responsabili civili, ai capi religiosi musulmani. Ai leader cristiani sarà donata, il 16, prima della partenza per l’Italia. Ad Harissa Benedetto XVI riceverà il benvenuto da Gregorios III, patriarca greco-melkita, cui seguiranno parole di saluto di mons. Nicola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Dopo la lettura del Vangelo di Giovanni (12, 20-32), “vogliamo vedere Gesù”, il Papa terrà un discorso dopo di che firmerà l’Esortazione “accompagnato da una musica orientale di sottofondo, attorniato dal card. Bertone, segretario di Stato, da mons. Eterovic e dai patriarchi orientali”. La recita del Padre Nostro e la benedizione chiuderanno la liturgia della Parola. La Messa finale del 16, in latino, con letture in arabo, inglese e francese, al “Front Maritime” sarà preceduta dal saluto del patriarca maronita, mons. Bechara Boutros Rai, presidente dell’assemblea dei patriarchi cattolici del Medio Oriente. L’Esortazione verrà consegnata, dopo la Comunione, ai patriarchi e ai presidenti delle Conferenze Episcopali di Turchia ed Iran e ad alcuni fedeli. Seguirà la recita dell’Angelus e la benedizione. Per la pace, per la famiglia, per il dono della fede, per la vita, per una società più giusta, per l’unità: sono queste alcune delle intenzioni di preghiera che verranno lette in francese, arabo, greco, armeno, inglese, nell’incontro con i giovani il 15 settembre a Bkerké (sede Patriarcato maronita). Dai giovani si levano, in particolare, preghiere volte ad ottenere forza e coraggio per servire la pace nel Paese, per restare nella loro terra, per costruire società in cui l’uomo venga rispettato nella sua dignità. Nella Messa finale del giorno dopo i fedeli pregheranno per “un Medio Oriente riconciliato, per i governanti affinché lavorino per il benessere e la coesione sociale, per i vescovi e patriarchi perché sappiano guidare il loro gregge con luce, forza e determinazione, per i sofferenti e per l’unità”. Il Libano ha una superficie di 10.400 chilometri quadrati, una popolazione di 4.039.000 abitanti, dei quali 2.148.000 cattolici - il 53,18% della popolazione. Il Paese conta 24 circoscrizioni ecclesiastiche; 1.126 parrocchie e 39 centri pastorali. I vescovi sono 53; i sacerdoti 1.543; i religiosi e le religiose 2.797; 2 i membri di istituti secolari; 2.301 i missionari laici e i catechisti sono 483. I seminaristi minori sono 62 e i maggiori 390. La Chiesa Cattolica ha in Libano 907 centri di istruzione dalle materne agli istituti superiori, dove studiano 427.180 alunni; oltre a 28 centri di educazione speciale. Esistono anche 350 centri assistenziali di proprietà della Chiesa o diretti da ecclesiastici: 30 ospedali; 168 ambulatori; 39 case per anziani, invalidi e minorati; 63 orfanotrofi e asili nido; 22 consultori familiari e centri per la protezione della vita e 28 centri speciali di educazione o rieducazione sociali (Dati al 31 dicembre 2011, a cura dell'Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa).

SIR

Messale per il Viaggio Apostolico