E’ di 300mila copie la prima tiratura prevista per il nuovo libro di Benedetto XVI, "L’infanzia di Gesu", terzo volume della trilogia di Joseph Ratzinger su Gesù di Nazaret, in uscita in Italia in una coedizione Rizzoli-Libreria Editrice Vaticana. Per l’atteso volume, annunciato come un bestseller per il prossimo Natale, sono già in corso le operazioni di stampa dopo che la Tipografia Vaticana, apprende l’agenzia Ansa, ha rifiutato di stamparlo per conto della Rizzoli giudicando il prezzo proposto, 0,77 euro a copia, troppo esiguo. Il libro uscirà il 20 novembre e sarà nelle librerie il 21, dopo che lo scorso 9 ottobre, alla vigilia della Fiera del Libro di Francoforte, la Rizzoli, che se ne è aggiudicata la vendita dei diritti in tutto il mondo, a parte la Germania dove lo pubblicherà la Herder, ne ha diffuso alcune anticipazioni. Le trattative del gruppo milanese hanno riguardato editori di 32 Paesi, per traduzioni in 20 lingue dall’originale tedesco. Con la pubblicazione in Italia e la gestione dei diritti del volume, la Rizzoli ha messo a segno sicuramente un grosso colpo nel mercato editoriale, di assoluto prestigio, grazie al quale la casa milanese si appresta anche a scalare le classifiche natalizie, quelle che fanno più gola ai maggiori ‘competitor’ del settore. La gestazione del volume, comunque, non è stata del tutto liscia, segnata da un braccio di ferro in Vaticano proprio sull’affidamento della gestione dei diritti alla Rizzoli, sbloccato da una decisione diretta del Papa. Ulteriori polemiche, poi, ha suscitato in Vaticano la proposta sempre della Rizzoli alla Tipografia Vaticana di stampare il volume ad un prezzo di 0,77 euro a copia. Fatti i suoi conti, la Tipografia Vaticana ha rifiutato l’offerta, visto che la media dei preventivi per opere analoghe (il volume sarà di circa 120-130 pagine) è di circa 1,20-1,30 euro a copia. La struttura d’Oltretevere ha dato la sua risposta negativa con una lettera che ha voluto inoltrare anche al segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, al segretario del Papa mons. Gaenswein, al sostituto mons. Becciu e al decano del Sacro Collegio, card. Angelo Sodano. E in Vaticano si è parlato persino di tentata "speculazione commerciale”, prevedendo un prezzo di copertina pressochè analogo a quello dei precedenti due volumi della trilogia (usciti nel 2007 e nel 2011) ma che avevano un numero di pagine più che triplo rispetto a questa nuova opera. In precedenza, lo scontro in Vaticano aveva visto tra gli sponsor della cessione alla Rizzoli dei diritti mondiali che fanno capo alla Libreria Editrice Vaticana, lo stesso segretario particolare di Benedetto XVI, mons. Georg Gaenswein, e il presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI oltre che della LEV, mons. Giuseppe Antonio Scotti. Contrari vari cardinali, soprattutto spagnoli e americani, che temevano quanto già successo in passato, cioè che la pubblicazione dell’opera del Papa finisse a editori con in catalogo volumi di stampo anche anticlericale o che potessero ledere l’immagine della Chiesa. A decidere, lo scorso settembre, è stata una lettera a firma di mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, al direttore generale della LEV don Giuseppe Costa, che annunciava che "per volere del Santo Padre" la Rizzoli assumeva il mandato di vendere in tutto il mondo i diritti dell’opera. Una volontà a cui don Costa, naturalmente, si è subito adeguato, “strappando” comunque nel contratto la clausola della coedizione Rizzoli-LEV. L’offerta della Rizzoli, d’altra parte, si faceva forza di un’offerta di un anticipo alla LEV di due milioni di euro sulle future vendite, cifra che per ora è stata versata solo in parte. In più, il gruppo milanese non avrebbe mancato di elargire una generosa offerta alla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.
Ansa
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