Si discute in questi giorni dell'apertura dell'account Twitter del Papa che sarà presentato domani. Ho letto diversi ragionamenti interessanti sull'uso di Twitter e sull'opportunità che anche il Pontefice si serva di questo strumento.
A me viene da fare una considerazione su tutte: Benedetto XVI in realtà è un "twittatore" nato. Infatti, ancor prima che il social network prendesse piede, Papa Ratzinger ci aveva già abituato a quella capacità di "cogliere l’essenziale e dirlo con parole precise" che è la vera essenza della comunicazione, come ha ben scritto padre Spadaro ragionando sulla natura di Twitter.
Tutti ci ricordiamo le brevi e incisive parole del Papa all'indomani dell'elezione: "Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore", un tweet formidabile. Così come, ancora prima di essere eletto, quel "quanta sporcizia c’è nella Chiesa" della Via Crucis ha risuonato vigoroso, richiamando tutto il popolo di Dio alla consapevolezza del bisogno di redenzione.
Se ne potrebbero citare di infiniti altri, ad esempio quello dell'Enciclica "Spe Salvi": "Quando uno nella sua vita fa l'esperienza di un grande amore, quello è un momento di 'redenzione' che dà un senso nuovo alla sua vita"; così come le parole fulminanti e penetranti nel pieno della crisi della pedofilia: "La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato… la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione" che fecero emergere per contrasto tutta la pochezza delle polemiche mediatiche.
Un eccellente tweet furono proprio le parole programmatiche espresse all'inizio del Pontificato che ne costituiscono ancora oggi la cifra: "La Chiesa è giovane, essa porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro".
Ogni discorso di Ratzinger, ogni omelia, messaggio, Enciclica e intervento è costellato di di tweet efficacissimi. E' l'intelligenza di un uomo di vera fede ma anche la vera fede di un uomo intelligente. Benvenga quindi l'account Twitter del Papa: in quest'epoca disseminata di spazi della comunicazione abbiamo bisogno delle sue "parole precise" che ci parlano dell'essenziale.
Il blog di Bruno Mastroianni
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