domenica 11 gennaio 2009
E' morto il card. Pio Laghi. Con la sua diplomazia tentò di fermare la guerra in Iraq. Martedì i funerali e il ricordo di Benedetto XVI
Nel marzo del 2003 la missione che gli aveva affidato Papa Wojtyla a Washington, dove alla Casa Bianca era stato accolto dal suo amico George W. Bush, fu l'ultima carta giocata dalla Santa Sede per fermare la guerra in Iraq. Senza successo. Ma nessuno in Vaticano ha mai dubitato della sua grande capacità diplomatica. Il card. Pio Laghi (foto) è morto questa notte a 85 anni per una malattia ematologica della quale soffriva da tempo. Porporato dal 1991, era stato infatti delegato apostolico in Terra Santa all'epoca delle guerra dei tre giorni e amico personale di Golda Meir, dal '76 all' '80 nunzio in Argentina (dove i suoi tentativi di mitigare la durezza della dittatura militare furono criticati fino all'accusa di connivenza con i sanguinari generali) e poi fino al '90 nella sede diplomatica vaticana a Washington, prima come delegato apostolico e negli ultimi sei anni, dopo l'allacciamento delle relazioni diplomatiche, come primo nunzio presso l'amministrazione statunitense. Dal '90 al '99 e' stato prefetto delle congregazione per l'educazione cattolica. La camera ardente è stata allestita nell'Ospedale San Carlo di Nancy, dove il cardinale è deceduto, e da domani verrà trasferita in Vaticano. I funerali saranno celebrati martedì alle 11 nella Basilica di San Pietro dal Decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, ma al termine del rito prenderà la parola Papa Benedetto XVI. Benche' malato il cardinale Laghi aveva voluto partecipare lo scorso dicembre all'udienza della Curia con il Papa per lo scambio degli auguri di Natale. Tre giorni fa il card. Laghi aveva ricevuto la visita del segretario del Papa mons. Georg Gaenswein.