''La generazione digitale ha molto da insegnarci'': lo ha riconosciuto mons. Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Il messaggio del Pontefice, ha spiegato, ''è indirizzato principalmente, anche se non esclusivamente, alla generazione digitale. Con questo termine generalmente si fa riferimento a chi e' cresciuto con le nuove tecnologie, facendone un uso spontaneo e quasi intuitivo''. Il messaggio, ha sintetizzato Tighe, ''invita tutti quelli che utilizzano i nuovi media ad essere attenti ai contenuti'' rispettando la ''dignità'' e il ''valore di altre persone. Siamo tutti consapevoli dei rischi che sono emersi negli ultimi anni, tra cui forme di cyber-bullismo e mobbing elettronico''. Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha aggiunto Tighe, ''cerca di comprendere e valutare come parte del suo mandato'' le ''implicazioni pratiche della nuova cultura di comunicazione''. Per questo, ''stiamo lanciando il messaggio anche elettronicamente. Si sta inviando il testo a migliaia di giovani cattolici nel mondo che sono invitati a condividerlo con i loro amici, soprattutto con quelli con cui sono in contatto digitale''.
venerdì 23 gennaio 2009
Mons. Celli: penso che il Papa, uomo di ricerca, curioso e attento, navighi in Internet. Mons. Tighe: la generazione digitale ha molto da insegnarci
''Non ne ho la prova diretta ma penso proprio che Benedetto XVI navighi in Internet''. Lo ha affermato mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione del messaggio del Papa in occasione della 43° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. ''Essendo Ratzinger un uomo di ricerca, curioso e attento - ha aggiunto il prelato -, penso proprio che faccia uso della Rete''. ''Noi sappiamo che la Cina oscura alcuni contenuti presenti in Internet ma mi auguro proprio che il governo cinese non oscuri il canale del Papa su YouTube'', sono state poi le parole dell’Arcivescovo. Che ha aggiunto: ''Mi auguro che il governo cinese comprenda che con il nuovo canale YouTube del Papa si immette una presenza di certi valori e tenga conto del fatto che Benedetto XVI e' un Papa rispettoso e accogliente''.