martedì 10 febbraio 2009

Il Papa in Camerun e Angola. Mons. Kevano: il viaggio sarà fonte di fede e privilegio per la società cattolica

Il viaggio di Benedetto XVI in Angola, dal 20 al 23 marzo prossimi, sarà fonte di fede e privilegio per la società cattolica del Paese: è quanto ha affermato mons. Guimarães Kevano, vescovo della diocesi di Ondjiva sottolineando che il viaggio del Papa s’iscrive nei legami istituzionali tra il governo angolano e il Vaticano. “Il Santo Padre - ha detto il presule - verrà in Angola per stimolare e rafforzare i fedeli nella ricerca dell’amore del prossimo e nella fraternità e così anche per lasciare un messaggio di pace ai governanti del Paese nel percorso della riconciliazione e dell’unità nazionale”. Per il vescovo di Ondjiva le elezioni legislative del 5 settembre che si sono tenute nel Paese, sono state un esempio di democrazia in Africa e per il mondo, mettendo in rilievo un clima di pace, tranquillità e trasparenza per il benessere degli angolani. In tale contesto, ha proseguito il presule, Benedetto XVI verrà ad apportare la tranquillità spirituale, un messaggio di fraternità, di armonia e di pace nei cuori degli angolani, perché essi sappiano salvaguardare e valorizzare tutte le conquiste del Paese ed essere d’esempio per le nazioni africane e per il mondo. La permanenza del Papa in Angola sarà a Luanda, capitale del Paese, prevede una Santa Messa all’aperto e un incontro con i giovani, con i movimenti cattolici di promozione della donna e un colloquio di cortesia con il presidente della repubblica José Eduardo dos Santos. E’ la seconda volta che un Papa visita l’Angola dopo il viaggio di Giovanni Paolo II nel 1992.