martedì 10 febbraio 2009
La morte di Eluana. 'L'Osservatore Romano': è il momento di una riflessione che unisca credenti e non credenti sul significato della vita
Ora, "dopo settimane di angosce e polemiche", è "il momento di una riflessione che di nuovo possa riunire credenti e non credenti - come finora è avvenuto nella storia d'Italia - e questa volta sul significato della morte e della vita": è l'esortazione de L'Osservatore Romano all'indomani della morte di Eluana Englaro. "Per salvaguardare la dignità di ogni essere umano in qualsiasi condizione si trovi", scrive il direttore del quotidiano vaticano Gian Maria Vian in un editoriale di prima pagina dedicato al caso. "Ora, di fronte alla morte è necessario chinare il capo e sostare in silenzio dopo settimane angoscianti di polemiche e di scontri. Nella preghiera i cattolici, i cristiani, i credenti; nella meditazione e nel raccoglimento tutti, senza alcuna distinzione". Tutti, scrive Vian, "devono interrogarsi sul processo che nelle società opulente ha rimosso la morte sino a nasconderla, persino nel linguaggio. Una cancellazione della morte che inevitabilmente è accompagnata dal deprezzamento della vita, che ha molte, spaventose facce: dal suo dissipamento all'uso degli embrioni, dall'aborto all'eutanasia".