Il card. Tarcisio Bertone (nella foto con Benedetto XVI), segretario di stato vaticano, ha inviato una lettera a tutti i vescovi cinesi della chiesa clandestina in comunione con Roma, per incoraggiarli a mantenersi fedeli all'impegno assunto e cioè a non lasciarsi condizionare dall'Associazione Patriottica, l'organismo che il regime cinese aveva promosso per farne una sorta di chiesa nazionale legata al Partito Comunista e indipendente dalla Santa Sede. La lettera, datata 22 aprile 2008, è stata recapitata a circa 90 vescovi, sia a quelli non riconosciuti dal Governo, che a quelli ordinati pubblicamente con l'accordo della Santa Sede o comunque da essa regolatizzati dopo l'ordinazione, ed ha impiegato mesi per essere recapitata a tutti. La notizia è stata diffusa da Asianews, l'agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere. Alcuni dei vescovi, "hanno ricevuto la lettera solo nel dicembre 2008". Nel testo il card. Bertone sottolinea "i principi fondamentali della fede cattolica" e ricorda il valore della comunione dei vescovi col Papa e fra di loro. Per questo Bertone, a nome del Pontefice, domanda a tutti i prelati di "esprimere con coraggio il vostro ufficio di pastori", promuovendo la natura cattolica della Chiesa e cercando di ottenere maggiore libertà di attività dalle autorità civili attraverso un dialogo diretto e rispettoso.
Il braccio destro del Papa spinge i vescovi ad "agire insieme", richiedendo il diritto di incontrarsi come gruppo e di poter discutere in libertà dei loro problemi, senza interventi esterni. E infine suggerisce ai pastori di trovare "una posizione corretta da adottare" all'Associazione Patriottica e all'idea della Chiesa indipendente e auto-gestita il cui superamento aveva chiesto Benedetto XVI nella lettera del 2007 ai cattolici cinesi.