In "questo tempo di crisi economica diffusa e generalizzata" si "avverte un grande bisogno di speranza". Lo ha detto il Papa, ricevendo i membri della delegazione del Circolo San Pietro, che si occupa di raccogliere fondi per opere di carità del Papa. “L’autenticità della nostra fedeltà al Vangelo si verifica anche in base all’attenzione e alla sollecitudine concreta che ci sforziamo di manifestare verso il prossimo, specialmente verso i più deboli ed emarginati”. “Il servizio caritativo – ha affermato il Papa -, che può dispiegarsi in una molteplicità di forme, diventa una privilegiata forma di evangelizzazione, alla luce dell’insegnamento di Gesù, il quale riterrà come fatto a se stesso quanto avremo fatto ai nostri fratelli, specialmente a chi tra loro è ‘piccolo’ e trascurato”. Benedetto XVI ha ringraziato per "il servizio che rendete al Papa e per il contributo che offrite alla comunità cristiana di Roma, specialmente venendo incontro ai bisogni di tanti nostri fratelli poveri e indigenti. Vi ringrazio - ha aggiunto - perchè con queste vostre iniziative di solidarietà umana ed evangelica voi rendete presente, in un certo modo, la premura del Successore di Pietro verso che si trova in condizioni di particolare necessità". Ma "perchè il nostro servizio non sia soltanto azione filantropica, pur utile e meritevole - ha concluso il Pontefice - è necessario alimentarlo con costante preghiera e fiducia in Dio. Occorre armonizzare il nostro sguardo con lo sguardo di Cristo".