mercoledì 6 maggio 2009
Il Papa in Terra Santa. In Giordania ultimi preparativi per l'arrivo di Benedetto XVI
Entra nelle fasi finali l'organizzazione del viaggio del Papa in Giordania. Ieri mattina, per posta, sono stati recapitati in tutte le parrocchie e gli istituti religiosi, gli inviti ufficiali e personalizzati per partecipare agli incontri con Benedetto XVI, al fiume Giordano, nel luogo del Battesimo, alla Cattedrale melchita di San Giorgio, e nel grande stadio di Amman (foto), dove domenica mattina si attendono circa 40 mila fedeli. Poche ma molto precise le regole prescritte ai partecipanti: attenersi rigorosamente al posto assegnato, evitare di portare con sé e di usare il telefono cellulare, evitare di recarsi nel sito dell'incontro con un'auto propria ma utilizzare i pullman dell'organizzazione; non allontanarsi dal luogo dell'incontro prima che il Papa se ne sia andato. Sono almeno due mesi che la comunità cattolica giordana si è rimboccata le maniche per organizzare l'arrivo di Benedetto XVI: centinaia i volontari, solo 500 quelli della Caritas coinvolti, che si trovano settimanalmente per riunioni organizzative, si recano nelle parrocchie e presso le comunità per spiegare il significato e il valore del viaggio, e che avranno un ruolo preciso nell'organizzazione. Centinaia di volontari nello stadio di Amman indosseranno un cappello speciale e avranno con sé un kit di pronto intervento sanitario; 40 giovani delle parrocchie della capitale si trovano da settimane per animare un grande coro che dovrà guidare i canti alla grande Messa. E almeno 5 mila ragazzi accoglieranno il corteo papale lungo il percorso che il Papa dopo il suo arrivo di venerdì percorrerà dall'aeroporto alla città.