sabato 9 maggio 2009

Il saluto del principe giordano: il Papa ha il coraggio morale di dar voce alla propria coscienza. Grazie per i chiarimenti sulla lectio di Ratisbona

Il principe giordano Ghazi Bin Talal (nella foto con Benedetto XVI) ha ringraziato il Papa per i "chiarimenti" forniti dal Vaticano dopo la lectio magistralis tenuta da Papa Ratzinger a Ratisbona, il 12 settembre 2006. In quella 'lectio' Benedetto XVI citò un dialogo tra un imperatore bizantino e un saggio musulmano, nel quale si sosteneva che Maometto aveva portato nel mondo solo "cose cattive e disumane". Ricevendo il Papa alla moschea al-Hussein bin Talal di Amman, il principe - personalità nota per il suo impegno nel dialogo interreligioso - ha ringraziato per il chiarimento fornito dal Vaticano circa il fatto che quei concetti "non rispecchiano" il pensiero del Papa. L'esponente della casa regnante giordana ha anche denunciato le interpetazioni sbagliate che si danno dell'islam nel mondo occidentale, ed ha sottolineato che sta anche ai musulmani spiegare i veri valori della propria fede. Il principe Ghazi Bin Talal ha anche ringraziato per i "gesti amichevoli" del Papa, che ha ricevuto in Vaticano i re della Giordania e dell'Arabia Saudita e ha incontrato, in una "storica udienza", una delegazione dei 138 saggi musulmani che gli avevano scritto una lettera. Il principe ha sottolineato che il pontificato di Papa Ratzinger è stato "marcato dal coraggio morale di dar voce e tener fede alla propria coscienza, indipendentemente dalla moda del giorno". Più specificamente, Ghazi Bin Talal ha ricordato che Benedetto XVI ha scritto "storiche" encicliche papali sulla carità e la speranza, ha promosso il dialogo interreligioso ed "che ha liberalizzato la tradizionale Messa in latino per coloro che la seguono".
Le spiegazioni dal Vaticano dopo le polemiche islamiche sulla 'lectio' di Ratisbona sono state "sufficienti e buone", secondo il direttore della sala stampa vaticana. "Dopo quell'incomprensione sono accadute molte cose", ha detto padre Federico Lombardi nel corso di una conferenza stampa ad Amman tenuta dopo che il Papa ha visitato la moschea al-Hussein bin Talal. "Ci sono stati molti discorsi del Papa, molti passi nel dialogo. Chi voleva capire ha capito. Ora dobbiamo andare avanti. La visita alla moschea di questa mattina e i discorsi del Papa sono un buon esempio di come procedere. Sono segni di amicizia e comprensione da parte del Papa e bisogna saperli accogliere". Al cronista se domandava se da parte del Papa ci sia stato un "cambiamento" nei confronti dell'islam dall'epoca in cui pronunciò il discorso di Ratisbona, Lombardi ha risposto: "E' difficile dire cambiamento, certamente è un cammino, un progresso importante".