“Quando si ferma in silenzio, ha bisogno di sentire non solo il battito del proprio cuore, ma, più in profondità, il pulsare di una presenza affidabile, percepibile coi sensi della fede e tuttavia molto più reale: la presenza di Cristo, cuore del mondo” (Angelus, 1 giugno 2008).
Il Sacro Cuore di Gesù è il cuore sacro del mondo. Nessuna corsa potrà mai soffocare questo battito. E’ il centro di gravità sul quale chiunque può calibrare la propria vita, può ri-umanizzarla e dunque renderla più serena. Il Papa lo riafferma all’Angelus del 10 giugno 2007, ricordando quale sia il codice, da molti oggi smarrito, per comunicare con la dimensione del divino.
“Nella vita di oggi, spesso rumorosa e dispersiva, è più che mai importante recuperare la capacità di silenzio interiore e di raccoglimento: l’adorazione eucaristica permette di farlo non solo intorno all’io, bensì in compagnia di quel ‘Tu’ pieno d’amore che è Gesù Cristo, ‘il Dio a noi vicino’” (Angelus, 10 giugno 2007).
“Nella vita di oggi, spesso rumorosa e dispersiva, è più che mai importante recuperare la capacità di silenzio interiore e di raccoglimento: l’adorazione eucaristica permette di farlo non solo intorno all’io, bensì in compagnia di quel ‘Tu’ pieno d’amore che è Gesù Cristo, ‘il Dio a noi vicino’” (Angelus, 10 giugno 2007).
Nel cuore del Cristo, spiega Benedetto XVI all’Angelus del 5 giugno 2005, noi adoriamo “l’amore di Dio per l’umanità, la sua volontà di salvezza universale, la sua infinita misericordia”. Tutti doni, soggiunge, pagati al prezzo di un dolore-amore smisurati.
“Rendere culto al Sacro Cuore di Cristo significa, pertanto, adorare quel Cuore che, dopo averci amato sino alla fine, fu trafitto da una lancia e dall’alto della Croce effuse sangue e acqua, sorgente inesauribile di vita nuova” (Angelus, 5 giugno 2005).
Un anno più tardi, è domenica 25 giugno 2006, Benedetto XVI nota come la grande popolarità della devozione al Sacro Cuore di Gesù si unisca “felicemente alla profondità teologica”. E’ una festa cara alle famiglie che, dice, usavano e talora in alcuni Paesi usano ancora consacrarsi al Sacro Cuore. Ma è soprattutto una festa che mette in risalto la vita del clero, che ora l’inizio dell’Anno Sacerdotale pone in nuovo, maggiore risalto.
“La solennità del Sacro Cuore di Gesù è anche la Giornata Mondiale di Preghiera per la Santificazione dei Sacerdoti: colgo l’occasione per invitare tutti voi, cari fratelli e sorelle, a pregare sempre per i sacerdoti, affinché possano essere validi testimoni dell’amore di Cristo” (Angelus, 25 giugno 2006).
Radio Vaticana