Il Sussidiario.net
lunedì 29 giugno 2009
Revoca della scomunica ai lefebvriani. Mons. Fellay: discussione profonda nella direzione giusta con serenità e calma
Il capo della Fraternità Sacerdotale Pio X, mons. Bernard Fellay (foto), si è detto ottimista sul dialogo aperto con il Vaticano, dopo la revoca della scomunica dei vescovi lefebvriani da parte di Benedetto XVI. "C'è una discussione profonda da fare in un clima di serenità, di calma e forse anche nel silenzio. Ma è un cammino intrapreso, che va nella giusta direzione", ha affermato Fellay, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia di ordinazione di otto nuovi preti lefebvriani, stamani nel seminario-roccaforte di Econe, in Svizzera. "Noi abbiamo sempre detto che non abbiamo mai lasciato la Chiesa Cattolica e lo confermiamo fermamente - ha aggiunto -, ma la Chiesa vive uno stato di necessità e di disordine". "Per questo possiamo ritenere la legge sospesa, il diritto canonico ce lo consente, perché la legge suprema è solo quella dettata dalla nostra missione, la salvezza delle anime", ha detto ancora il vescovo tradizionalista, spiegando che lo stato di necessità consente quella deroga per cui, "con un ferito grave a bordo della tua macchina, passi con il semaforo rosso".