Asca
sabato 12 settembre 2009
'Caritas in veritate'. Mons. Fisichella: la società e il ruolo della Chiesa, la bioetica e l'ambiente, l'economia e lo sviluppo della persona
''In una società laica e pluralista la Chiesa, visto il suo ruolo sociale, non può essere emarginata. Anche perchè, come diceva Paolo VI, è esperta in umanità anche alla luce della sua millenaria esperienza''. Lo ha detto il Rettore dell'Università Lateranense e presidente della Pontificia Accademia per la Vita, l'arcivescovo Rino Fisichella, nel corso del dibattito sull'Enciclica di Benedetto XVI "Caritas in veritate" con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, alla Scuola di formazione del Pdl a Gubbio. Fisichella ha rilevato che ''il mondo oggi soffre per la mancanza di pensiero, e questo non perchè il pensiero non ci sia ma perchè c'è difficoltà a parlare di unitarietà del sapere. L'altra emergenza che emerge dall'Enciclica - ha aggiunto il prelato - è quella etica, perchè può esistere una morale laica ma l'etica è universale''. ''Non si può ridurre la vita solo ad una questione semplicemnente biologica. Il dibattito in corso deve scaturire in una soluzione necessariamente compromissoria sul concetto di vita dal suo inizio naturale alla sua fine naturale''. ''Ecco perchè - ha sottolineato - la Chiesa rispetta la vita dal suo nascere. Dall'embrione nasce un uomo o una donna, non un maialino. L'embrione non è un po' di muffa, un insieme di cellule amorfe, ma diventerà un feto e poi un bambino. Su questo - ha scandito mons. Fisichella - esigiamo rispetto per la nostra posizione. Quando il Papa, nella sua Enciclica, difende l'ecologia ambientale, esige anche che ci sia la difesa della vita umana in tutta la sua pienezza. Vanno bene - ha concluso il Rettore dell'Università Lateranense - le leggi per salvaguardare i lupi o gli scimpanzè, ma prima di tutto occorrono leggi per salvaguardare l'uomo, dalla sua nascita naturale alla sua fine naturale''. Ampliando il discorso, mons. Fisichella ha aggiunto che il ''vero sviluppo del mercato, della finanza, dell'economia, si puo ottenere solo se si tiene in considerazione lo sviluppo integrale della persona. Persona che non può essere frammentasta in tanti ambiti, ma vista nella sua unitarietà. E questo concetto va posto al centro anche del dibattito sulle questioni bioetiche.