martedì 15 settembre 2009

Verso la Giornata Mondiale della Gioventù. La veglia nella Cattedrale di Madrid per l'inizio del pellegrinaggio della Croce e dell'Icona mariana

“Desideriamo giungere al termine del nostro cammino come pellegrini che hanno cercato ed incontrato Cristo Crocifisso”. Lo ha detto il card. Antonio M. Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, durante la Veglia di Preghiera celebrata ieri sera, Festa della Esaltazione della Santa Croce, nella Cattedrale de La Almudena, per l’inizio del Pellegrinaggio della Croce dei giovani e dell’Icona della Vergine Maria, in vista della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid 2011. “Si, vogliamo raggiungere la meta del nostro cammino spirituale, la GMG 2011, ‘radicati e fondati’ in Lui, fermi nella fede, per celebrare con tutti i giovani del mondo, insieme al Santo Padre e ai Pastori della Chiesa estesa su tutta la terra, il trionfo dell’Amore di Dio, manifestato e diffuso sull’uomo e sul mondo nella Croce Gloriosa del Figlio” ha continuato il cardinale nella sua omelia. Purtroppo, ancora oggi, Cristo Crocifisso rappresenta uno “scandalo” per la società, la quale si domanda – ha aggiunto il porporato – come sia possibile pensare che la soluzione alle gravi ingiustizie del mondo, al dolore e alle sofferenze dei più deboli, alla malattia e alla morte… possa venire proprio “da un giudeo”, messo in croce dal suo stesso popolo. C’è poi chi considera l’annuncio cristiano una stoltezza, nella consapevolezza che l’uomo “non necessita né dipende da Dio”.Di converso, esiste una realtà, “ugualmente reale, attuale ed inequivoca” – ha sottolineato il card. Rouco Varela – rappresentata da quei giovani che con le loro vite, “tante volte vuote e spesso disorientate, attendono Cristo nel più intimo del loro cuore”. Inoltre, anche coloro che si scandalizzano e si burlano della Croce di Cristo, “nascondono molte volte dietro la facciata della loro incredulità una irrequietezza e turbamento interiori”. Di fronte a questa situazione, l’arcivescovo ha auspicato: “il nostro camminare con la Croce Gloriosa del Salvatore e con l’Icona della Sua Madre Santissima per le strade e le piazze di Madrid e della Spagna” venga “illuminato e trafitto dalla luce e dalla vita di Cristo, attraverso l’amore misericordioso che sgorga dal suo Sacro Cuore”. Solo in Gesù Cristo, infatti, l’uomo, con la semplicità del cuore, potrà incontrare la guarigione, “la sapienza e la forza della Vera Vita”. L’arcivescovo di Madrid ha quindi concluso la sua omelia chiedendo alla Vergine Maria “di insegnarci a fare questo Cammino di pellegrini”, attraverso la sua “vicinanza di Madre paziente di fronte alle nostre debolezze e pigrizie, incoraggiandoci a non perderci d’animo”.

Fides

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