martedì 2 febbraio 2010

Il card. Rodé: in preparazione due nuovi documenti sulla vita consacrata. I religiosi siano più attenti alla preghiera e alla liturgia

Ben due nuovi documenti dedicati alla vita religiosa: li sta preparando la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in una fase in cui il Vaticano sta dedicando molto attenzione alla vita di monaci e suore. L'anno scorso, la Santa Sede ha ordinato una visitazione apostolica di tutti gli ordini religiosi femminili degli Stati Uniti. Ad anticipare i contenuti dei due documenti in preparazione è il prefetto del dicastero vaticano, il card. Franc Rodè (nella foto con Benedetto XVI), in un'intervista alla Radio Vaticana. Il primo sarà dedicato ai 'fratelli laici', quei religiosi che hanno scelto di prendere i voti senza venire ordinati preti. ''Negli ultimi decenni il numero dei fratelli laici è calato molto'', ricorda il cardinale, e questo forse per ''una certa mancanza di attenzione da parte della Chiesa a questa figura di cristiano consacrato del fratello laico: nè il Vaticano II, nè i documenti post-conciliari hanno infatti ribadito l'importanza di questa vocazione''. Il documento servirà anche a ridefinire il ruolo dei laici negli ordini religiosi, dopo che, ad esempio, lo scorso agosto, la Santa Sede aveva bloccato l'elezione di un laico, Wayne Fitzpatrick, come superiore per gli Stati Uniti della Società per le Missioni di Maryknoll. Un altro documento, spiega ancora Rodè, sara' invece dedicato alla preghiera, perche ''alcuni dicono che oggi i religiosi e le religiose pregano troppo poco. Io non lo so, non so se sia vero e certo mi auguro che non lo sia''. Contro l'attivismo che sembra caratterizzare la vita odierna dei religiosi, ''dobbiamo mettere l'accento sulla assoluta necessità della preghiera nella vita spirituale di un consacrato e di una consacrata''. Il porporato anticipa che si tratterà, per la prima volta, di un ''documento interdicasteriale'', realizzato insieme alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Accanto alla parte sulla preghiera ve ne sarà una dedicata alla ''formazione liturgica dei religiosi e delle religiose'', perchè ''c'è una certa 'ignoranza' - spiega Rodè -, una certa mancanza di conoscenza e di formazione liturgica nei giovani religiosi e religiose; dall'altra ci sono anche delle fantasie liturgiche che non sono sempre di buon gusto e che non corrispondono al desiderio e alla volontà della Chiesa e allo spirito stesso della Liturgia. Certi correttivi appaiono, dunque, necessari''.

Asca