mercoledì 3 marzo 2010

Il Papa incontra Eugenio Vagni, operatore della Croce Rossa rapito nelle Filippine: sentirlo vicino mi ha dato coraggio in quei momenti terribili

Al termine dell'Udienza generale, il Papa ha incontrato brevemente Eugenio Vagni, l'operatore della Croce Rossa sequestrato per 178 giorni nelle Filippine, da gennaio a luglio 2009. Il volontario aveva saputo direttamente dai suoi rapitori degli appelli di Benedetto XVI in suo favore: "Ma tu sei amico del Papa? Ti vuole bene e continua a chiedere la tua liberazione", gli avevano detto. "Sentire il Papa vicino - racconta Vagni a L'Osservatore Romano - mi ha dato coraggio in quei momenti terribili. Temevo mi decapitassero. Oggi sono venuto per ringraziarlo con la mia famiglia". Il Papa ha poi benedetto le due nuove corone per l'immagine della Madonna Nera di Czestochowa. Vi sono incastonati frammenti di pietre della Luna e di alcuni pianeti oltre che di Gerusalemme e Nazareth. A Benedetto XVI sono state anche presentate "le stelle, in materiale prezioso, che orneranno le nuove vesti che stiamo preparando per l'immagine" spiega il priore, padre Roman Majewski. "Abbiamo realizzato le corone per ricordare quelle donate da San Pio X proprio cento anni fa e anche perché Czestochowa continua a essere la chiave per comprendere l'identità del popolo polacco". Il Papa ha infine benedetto la lampada votiva per le celebrazioni dei cinquecento anni dell'apparizione della Madonna a Motta di Livenza. "Dal 9 marzo la lampada arderà nella basilica della Madonna dei Miracoli" dice il rettore, padre Alfonso Cracco, rilevando che "essere al crocevia di quattro diocesi, Vittorio Veneto, Treviso, Pordenone e Venezia, rende il Santuario luogo di pellegrinaggi e confessioni".

Agi, L'Osservatore Romano