giovedì 29 aprile 2010

Il Papa a Torino. Domenica la visita di Benedetto XVI: le misure di sicurezza, i numeri di Piazza San Carlo, i doni del vescovo e dei giovani

Torino si prepara ad accogliere il Papa, che sarà in città domenica 2 maggio, con imponenti misure di sicurezza. Tra poliziotti, carabinieri, vigili urbani, finanzieri e tutte le forze dell'ordine saranno quasi mille gli uomini che sorveglieranno il tragitto della papamobile e controlleranno il centro cittadino per tutelare l'incolumità del Santo Padre. I punti della città dove il Papa cambierà auto per entrare nella papamobile sono ancora incerti. Quello dell'arrivo dovrebbe essere o Porta Susa o piazza Statuto, ma sarà la gendarmeria vaticana a comunicarlo agli organizzatori. Quello di ritorno è sconosciuto. In totale sono 14 i chilometri del percorso transennati e controllati a vista. Dalla Curia fanno sapere che anche chi assisterà alla Messa dai maxischermi potrà ricevere la comunione dato che i posti in piazza San Carlo (foto) sono 'limitati': 25 mila fedeli, 800 pueri cantores, 160 coristi, 600 autorità, 300 ammalati e 700 fra preti e diaconi. Lo spazio è in grado di accogliere 50mila persone ma i fedeli che potranno assistere e che hanno già avuto il biglietto per partecipare alla celebrazione dalla parrocchia di appartenenza sono solo 25mila. "Per motivi di sicurezza abbiamo ridotto molto - ha spiegato il card. Severino Poletto, arcivescovo della città - ma chi non entra potrà stare in via Roma e in piazza Castello e vedere il Papa dai maxischermi". Nel pomeriggio Benedetto XVI tornerà in piazza San Carlo per incontrare i giovani, alle ore 16. L'incontro non sarà quindi, come previsto in un primo momento, alla Chiesa del santo Volto di Torino, nel quartiere periferico del Piero della Francesca. "E' stato fatto un discorso economico, di austerità - ha spiegato Poletto - un palco è già montato in piazza san Carlo, metterne un secondo in un altro luogo non sarebbe stato il caso. E poi ci abbiamo ripensato anche in rispetto dell'età del Santo Padre, per non complicare il programma". In occasione della sua visita il Santo Padre riceverà, come consuetudine, alcuni omaggi. "In genere - spiega il cardinale - si fa un'offerta per la sua carità. Manteniamo la cifra riservata ma vogliamo essere vicini al Papa che ha tante richieste da parte delle popolazioni povere del mondo. Gli daremo, poi, un'immagine in bronzo dorato della Sindone in un cofanetto di pelle bianca, il ricordo che diamo a cardinali e vescovi mentre i giovani gli regaleranno un quadro che un pittore torinese aveva fatto quando Benedetto XVI è stato eletto Papa". Anche la Città di Torino ha fatto confezionare un dono speciale per il Santo Padre: una penna stilografica in radica bianca con lo stemma papale in oro e argento.

Apcom, Adnkronos