giovedì 29 aprile 2010

Il Papa a Torino. Poletto: il compimento della promessa fatta il 2 giugno 2008. Sarà il ricordo più bello dell'Ostensione, che non verrà prolungata

"La visita del Santo Padre a Torino questa domenica è il compimento di una promessa fatta il 2 giugno del 2008 a Roma. Io gli avevo chiesto di approvare questa Ostensione e di essere presente e lui aveva risposto "Se Dio mi darà salute e vita io sarò a Torino". Così il card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, spiega il significato della Visita pastorale del Papa, che sarà a Torino, per venerare la Sindone, durante l'intera giornata di questa domenica. "L'incontro col Santo Padre - ha detto Poletto - è sempre un evento eccezionale, sul piano della grazia prima di tutto. Spero che la visita del Papa dia una ventata di slancio ed entusiasmo alla fede dei torinesi. Spero che sia anche un'occasione per rilanciare i nostri santi". "Ho tanta voglia - ha aggiunto il cardinale - di sentire cosa dirà il Papa dopo che avrà venerato la Sindone perché lui è capace di andare molto in profondità. Credo che la sua visita sarà il ricordo più bello di questa Ostensione". "L’Ostensione della Sindone terminerà il 23 maggio, come previsto, non ci sono motivi per prolungarla". Il card. mette a tacere così le indiscrezioni sulla possibilità di allungare i tempi dell’Ostensione. "Rispetto alle quattro settimane previste in un primo momento - ha ricordato il porporato - ne abbiamo programmate sei, dal 10 aprile al 23 maggio: la data stabilita per la chiusura dell’Ostensione è e resta questa". Diversi i motivi, spiegati dall’arcivescovo di Torino, per cui si è giunti a questa conclusione. "Le ceneri del vulcano islandese - ha osservato - hanno creato alcuni inconvenienti con gli aerei e ci sono state alcune disdette, ma non ci è sembrato un problema così rilevante. E poi un prolungamento avrebbe comportato, da parte nostra, un impegno non indifferente dal punto di vista economico e organizzativo". Senza contare, infine, le "motivazioni ecclesiali perchè una settimana dopo la chiusura dell’Ostensione - ha concluso il cardinale Poletto - c’è l’assemblea dei vescovi italiani".

Apcom, Adnkronos, La Stampa