Marco Tosatti, San Pietro e dintorni
mercoledì 5 maggio 2010
Venerdì scorso il card. George Pell a Roma per incontrare il Papa e dare il suo assenso alla sua nomina a prefetto della Congregazione per i vescovi
Sarà quasi certamente il cardinale arcivescovo di Sydney, George Pell (nella foto con Benedetto XVI), il nuovo Prefetto della Congregazione per i Vescovi, il dicastero vaticano che presenta al Papa le candidature per la guida delle diocesi. L'attuale responsabile, il cardinale bresciano Giovanni Battista Re ha da tempo dato la sua disponibilità e la sostituzione dovrebbe avvenire in tempi relativamente brevi, fra la fine di maggio e la metà di giugno. Nei giorni scorsi il card. Pell era a Roma, e ha avuto almeno un'udienza da Papa Benedetto, venerdì 30 aprile, a cui avrebbe dato il suo assenso a venire a Roma. La sua candidatura è fortemente appoggiata dal card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, che vede con favore un non-italiano al vertice della Congregazione. Quanto sia importante la Congregazione per i vescovi, anche alla luce dei casi di pedofilia venuti alla luce negli ultimi anni, e che nella stragrande maggioranza dei casi mettono in luce una preoccupante carenza di gestione da parte dei vescovi, lo dimostra l'attenzione che Benedetto XVI mette nello studio delle "ponenze", i dossier di candidatura che il card. Re gli presenta. Non è un segreto per nessuno che negli ultimi anni di vita di Giovanni Paolo II il titolare dei vescovi andava dal Papa, faceva firmare le nomine e riportava via le cartelle nel corso della stessa giornata. Un'abitudine che Benedetto XVI ha modificato radicalmente. George Pell, nato l'8 giugno 1941 a Ballarat, è stato nominato arcivescovo di Melbourne nel 1996. È arcivescovo di Sydney e Primate d'Australia dal 26 marzo 2001. Papa Giovanni Paolo II lo ha innalzato alla dignità cardinalizia nel concistoro del 21 ottobre 2003.