mercoledì 16 giugno 2010

Lombardi conferma l'udienza del Papa a mons. Mixa ma le dimissioni non saranno discusse. Dopo le pressioni i vescovi tedeschi provano a screditarlo

Guerra tra vescovi in Germania, anche se è piuttosto il caso di parlare di un vescovo contro tutti: è mons. Walter Mixa, vescovo emerito di Augusta, che dopo essere stato costretto a dimettersi lo scorso mese perchè accusato di illeciti finanziari, percosse su minori, alcolismo e abusi sessuali, adesso attacca i due principali presuli tedeschi, il presidente della Conferenza Episcopale mons. Robert Zollitsch, e l'arcivescovo di Monaco di Baviera mons. Reinhard Marx, che gli avevano consigliato di farsi da parte, e annuncia un suo prossimo incontro con Papa Benedetto XVI in cerca, se non di un reintegro, almeno di una riabilitazione. "Confermo che il Papa riceve in udienza Mixa nelle prossime settimane", spiega il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi interpellato per un commento. "Non è però prevedibile che l'accettazione delle dimissioni da vescovo di Augusta e da ordinario militare della Germania che venga rimessa in questione". Oggi, in un'intervista al quotidiano Die Welt, mons. Mixa denuncia le ''pressioni'' che lo hanno costretto alle dimissioni, spiega che ''tre giorni dopo ho ritirato le mie dimissioni con uno scritto inviato al Papa'' e parla dei suoi confratelli, Marx e Zollitsch: il loro comportamento ''avrebbe potuto essere più fraterno''. In futuro, annuncia, ''vorrei ad ogni modo tornare in qualche modo attivo nella pastorale''. Una tegola, quella della polemica montata dall'ex-vescovo di Augusta, che non ci voleva per la Chiesa Cattolica tedesca, già alle prese con le conseguenze dello scandalo pedofilia, con un'opinione pubblica scettica nei confronti delle misure adottate dai vescovi e con un'emorragia di fedeli e soldi che verrà probabilmente rafforzata dai casi di abuso e dalla guerra intestina tra i presuli. Gli altri vescovi, non a caso, provano a minimizzare: dall'arcidiocesi di Monaco, il portavoce Bernhard Kellner sottolinea che il soggiorno in un ospedale psichiatrico recentemente effettuato da mons. Mixa è ''solo il primo passo'' verso la sua guarigione e che per l'ex-presule c'è ancora molta strada da fare. ''E' stato tutto legittimo'', aggiunge sulle sue dimissioni, precisando che, ''per proteggere il vescovo emerito'', preferisce ''non rendere pubblici altri dettagli''.

Apcom, Asca