Dopo tre anni di chiusura per lavori di ristrutturazione riaprirà lunedì 20 settembre, la Biblioteca Apostolica Vaticana (foto), una delle più ricche e prestigiose raccolte mondiali di testi stampati e manoscritti di ogni epoca. Lavori edili di consolidamento, recupero di spazi fatiscenti, messa a norma degli impianti tecnologici ma soprattutto informatizzazione e installazione di nuovi sistemi di sicurezza e controllo dei movimenti di persone e volumi: è nato così il nuovo volto della Vaticana. In una conferenza stampa nel Salone Sistino della biblioteca il card. Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario, ha ricordato l'interessamento di Benedetto XVI, "che ha seguito da vicino i lavori, interessandosi assiduamente al loro procedere: non ricordo di averlo mai avvicinato e salutato in questi tre anni senza ricevere la domanda: 'Come va la Biblioteca, a che punto sono i lavori, ma veramente finirete alla data stabilita?'. Il 25 giugno 2007, visitando la Biblioteca nell'imminenza della chiusura, si era ripromesso di farci visita a conclusione dei lavori. Lo attendiamo per ricevere la Sua benedizione". Mons. Cesare Pasini, Prefetto della Biblioteca vaticana, ha illustrato dal canto suo lo spirito della missione dell'istituzione: "Lo spirito di servizio - ha detto - dice che la Biblioteca è disponibile e aperta, con i suoi libri e con tutto il servizio richiesto, a chiunque desideri approfondire, studiare e ricercare". "Lo spirito umanistico - che nel termine stesso si riallaccia all'epoca in cui ebbe origine la Vaticana - esprime - ha spiegato mons. Pasini - il convinto sostegno alla ricerca compiuta in modo serio e documentato, con pazienza, con pacatezza, con capacità di confronto e con umiltà nell'esprimere le proprie conquiste, proprio come l'umanesimo ha insegnato; e insieme rammenta il punto di riferimento imprescindibile di ogni ricerca, che è l'uomo, la sua razionalità, la sua realtà spirituale, la sua dignità". "Lo spirito di universalità, tipico di ogni autentico sapere, è quello che fa della Biblioteca Vaticana - come si espresse Papa Benedetto XVI nella visita del 25 giugno 2007 - 'un'accogliente casa di scienza, di cultura e di umanità, che apre le porte a studiosi provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di provenienza, religione e cultura' e insieme un luogo di collaborazioni e di intese culturali con persone e istituzioni di ogni angolo del mondo".