mercoledì 15 settembre 2010

Il Papa indica in Maria Addolorata un esempio per giovani, malati e sposi. La Fanfara dei bersaglieri lo saluta prima del rientro a Castel Gandolfo

Nei saluti finali dell'Udienza generale Benedetto XVI ha raccomandato l’esempio della Beata Vergine Maria Addolorata, di cui ricorre oggi la memoria, che "con fede sostò presso la croce di suo Figlio". “Cari giovani, non abbiate paura di restare anche voi come Maria presso la Croce. Il Signore vi infonderà il coraggio di superare ogni ostacolo nella vostra quotidiana esistenza. E voi, cari ammalati, possiate trovare in Maria conforto e sostegno per apprendere dal Signore Crocifisso il valore salvifico della sofferenza. Voi, cari sposi novelli, rivolgetevi con fiducia nei momenti di difficoltà alla Vergine Addolorata, che vi aiuterà ad affrontarli con la sua materna intercessione”.
Una rappresentanza della gloriosa Fanfara del Corpo ha accompagnato 200 aderenti all'Associazione Nazionale Bersaglieri (foto) che partecipavano all'Udienza nell'Aula Paolo VI. Al termine dei saluti hanno potuto così offrire al Papa una breve esecuzione della loro caratteristica marcia, la stessa che eseguiranno il 20 settembre per ricordare la presa di Porta Pia, quando ad ascoltarli vi saranno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il segretario di Stato della Santa Sede, card. Tarcisio Bertone. Le note hanno così salutato la partenza di Benedetto XVI che dopo l'Udienza ha lasciato il Vaticano per far rientro a Castelgandolfo.

Agi, Radio Vaticana