lunedì 18 ottobre 2010

'L'Osservatore Romano': per Benedetto XVI c'è ancora bisogno di santi e di preti che lascino trasparire la luce di Dio che illumina ogni uomo

“C'è ancora bisogno di Santi e di preti? A porre la domanda è Benedetto XVI di fronte alle canonizzazioni che ha presieduto in Piazza San Pietro e nella Lettera ai seminaristi. E la questione è radicale, perché riguarda la presenza di Dio nel mondo”: si apre con queste parole l’editoriale odierno su L’Osservatore Romano a firma del direttore Giovanni Maria Vian dal titolo “La presenza di Dio”. “Il tono della lettera di Benedetto XVI è ancora una volta quasi confidenziale, e lascia trasparire un'esperienza personale profonda – annota il direttore del giornale vaticano -. Di fronte alle convinzioni che i preti appartengano al passato il Papa risponde che al contrario anche oggi c'è bisogno di loro, cioè di "uomini che esistono per Lui e che lo portano agli altri". Se Dio infatti non viene più percepito "la vita diventa vuota". Ecco perché vale la pena diventare sacerdoti. In un cammino che non si fa da soli - ecco la sapienza del seminario - ma in comunità”. Vian sintetizza poi la Lettera papale definendola “un’agenda del prete, ma utile ad ogni credente”. Infine, afferma che “c'è da aspettarsi che l'attenzione dei media sia ancora una volta attirata da quanto il Papa scrive sullo scandalo degli abusi sessuali di bambini e giovani da parte di sacerdoti. Ma Benedetto XVI punta più in alto, sottolineando che la dimensione della sessualità deve essere integrata nella persona, perché altrimenti "diventa banale e distruttiva". Come mostrano gli esempi innumerevoli di preti autentici - e dei santi - che proprio per questo sono convincenti. Nel lasciare soprattutto trasparire la luce di Dio che illumina ogni uomo”.

SIR