mercoledì 27 ottobre 2010

Il card. Bertone: il Magistero del Papa è un continuo appello all'uomo perché accolga la vocazione alla pienezza di vita nella verità e nella carità

E' stata presentata questo pomeriggio all'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede la traduzione in italiano del primo volume dell’ “Opera omnia” di Joseph Ratzinger, "La teologia della Liturgia", e del libro curato da Pierluca Azzaro “Joseph Ratzinger. Opera omnia. Invito alla lettura”. Alla presenza dell'Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, sono intervenuti il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, Christian Schaller, direttore vicario dell'Istituto Benedetto XVI di Ratisbona, e Lucetta Scaraffia, dell'Università di Roma La Sapienza. Il tratto caratteristico del Magistero di Benedetto XVI è “un continuo appello all'uomo perché riconosca e accolga” la “sua vocazione alla pienezza di vita nella verità e nella carità. Libertà e amore hanno il loro fondamento nella capacità stessa dell'uomo di usare bene la ragione”, ha detto nel suo intervento il card. Bertone. Nel primo discorso di Benedetto XVI alla Curia Romana nel 2005 in occasione della presentazione degli auguri natalizi, ha rammentato il card. Bertone, “il Papa ha rilevato che” in vaste parti della Chiesa la recezione del Concilio Vaticano II “si è svolta in modo piuttosto difficile” perché “due ermeneutiche contrarie si sono trovate a confronto” e su di esso “è ancora in atto un 'confronto'”. Se tuttavia il Concilio viene recepito secondo “una giusta ermeneutica”, per Papa Ratzinger esso “può essere e diventare sempre di più una grande forza” per il “necessario rinnovamento della Chiesa”. “Ecco spiegata - ad avviso del card. Bertone - la prospettiva di questo primo e fondamentale volume dell'Opera omnia: l’intento di aiutare la Chiesa in un grande rinnovamento che si rende possibile solo se si 'ama l'Amato', come insegna la liturgia, un amore che porta frutto nella vita di tutti i giorni”. Questo “aiuto alla Chiesa” il card. Ratzinger, ora Benedetto XVI, “lo ha dato in tutta una vita di ricerca” che ha prodotto oltre un centinaio di volumi e più di 600 articoli di cui, avverte il segretario di Stato, “l'Opera omnia deve dar conto nell'insieme dei sedici volumi previsti. In questo sulla liturgia troviamo raccolti scritti che vanno dal 1964 al 2004”. Particolare il “metodo di ricerca” sviluppato da Joseph Ratzinger: “Mentre scava in profondità nel passato – osserva Bertone -, sa dire una parola significativa e originale all'uomo contemporaneo. Un pensiero, dunque, che si raccorda sempre con la vita e i suoi problemi”. Un “metodo teologico” che “parte sempre da una seria e acuta analisi biblica, per passare poi ai Padri della Chiesa - dei quali possiede una conoscenza molto profonda - per giungere alla riflessione teologica sistematica”. Questo “modo di procedere rigoroso – conclude il segretario di Stato - non diventa mai una 'gabbia' per il pensiero, ma una garanzia per offrire una parola originale e illuminante sul presente”. ''Questa mole di testi - afferma il segretario di Stato vaticano - attesta non solo il lavoro dello studioso, ma getta luce anche sulla encomiabile generosità con la quale il professor Joseph Ratzinger ha voluto condividere il frutto delle sue ricerche con un pubblico veramente vasto ed eterogeneo''. Bertone racconta poi come sia stato lo stesso Pontefice, dopo aver accettato il progetto di un'edizione di tutte le sue opere, ad aver deciso ''l'ordine delle priorità'' dei libri, lo stesso seguito dal Concilio, ''e che quindi all'inizio doveva esserci il volume con i miei scritti sulla liturgia''.

Asca, SIR