lunedì 8 novembre 2010

Il Papa a Santiago de Compostela e Barcellona. Vian: viaggio storico che ha unito simbolicamente la storia del Paese e sostenuto l'apertura all'Europa

“Un viaggio storico per la sua importanza e simbolico per il suo significato si è rivelato quello che Benedetto XVI ha compiuto in Spagna, per la seconda volta in meno di cinque anni”: si apre così l’editoriale dal titolo “La foresta di Dio”, su L’Osservatore Romano in edicola questa sera, a firma del direttore Giovanni Maria Vian. “Toccando Santiago de Compostela e Barcellona - scrive il direttore - ha voluto unire simbolicamente la storia del Paese e sostenere la sua apertura attuale innanzi tutto all'Europa, ma anche agli altri continenti”. Tra gli aspetti più delicati richiamati da Benedetto XVI, Vian annovera la diffusione in Europa della “convinzione che Dio è antagonista dell'uomo e nemico della sua libertà”. Ciò ha fatto dire al Papa che “la ‘croce benedetta’ deve brillare nelle terre europee” come pure che è necessario che “l'Europa della scienza e della cultura si apra alla trascendenza”. Il Papa ha inoltre ricordato che la Chiesa “auspica misure a sostegno della famiglia e si oppone a ogni forma di negazione della vita”, presentando “al mondo Dio che è amico degli uomini” e invitandoli “nella sua casa. Una casa la cui bellezza è soltanto adombrata dal Portico della gloria” del santuario di Compostela o dalla “foresta di Dio che Gaudí, artista visionario e cristiano autentico, ha voluto si innalzasse al centro della città degli uomini”.

SIR