martedì 23 novembre 2010

'Luce del mondo'. Lombardi: dal Papa un atto di vero coraggio comunicativo. Il punto dell'esempio sul condom è il rischio della vita dell'altro

Papa Benedetto XVI si è ''preso un rischio enorme'' a scrivere il libro-intervista "Luce del mondo" con il giornalista tedesco Peter Seewald, compiendo un ''atto di vero coraggio comunicativo''. Lo ha affermato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi (foto), durante la presentazione ufficiale del volume in Vaticano. Il Papa, ha aggiunto, ''non è un ingenuo'' ed era consapevole dell'effetto che alcune dichiarazioni avrebbero suscitato nell'opinione pubblica. ''Ha voluto rispondere anche a rischio di suscitare discussioni e non essere capito perfettamente'', ha spiegato Lombardi. ''Il Papa è responsabile di dire la partecipazione della Chiesa e la sua personale a tutti i problemi che il mondo incontra'' ed ha risposto ''senza tirarsi indietro e nascondersi dietro al rifiuto per domande particolari''. Padre Lombardi ha confidato ai giornalisti di aver chiesto, ieri sera, a Benedetto XVI le ragioni di questo libro-intervista, il perché di una scelta così originale: “Perché il Papa ha fatto questa intervista? Perché ha pensato che parlare alla gente di oggi, in un linguaggio anche semplice, colloquiale, sulle tante questioni che la gente si pone, fosse un buon servizio che egli poteva rendere. Nasce da una intenzione pastorale, da una intenzione di comunicazione semplice, di disponibilità a rispondere alle domande del mondo, della gente di oggi”. La famosa frase sul condom non cambia di significato se si riferisce ad un ''prostituto'', come avviene nell'originale tedesco, o ad una ''prostituta'', come avviene invece nella traduzione italiana, ha precisato padre Lombardi, che lo ha chiesto direttamente al Pontefice ieri pomeriggio in vista della presentazione ufficiale de volume. Il punto dell'esempio fatto dal Pontefice, ha spiegato il direttore della Sala Stampa vaticana, ''non è il sesso della prostituta, ma l'inizio di un cammino di presa di coscienza di rischio per l'altro con cui io sono in rapporto. Se si tratta di un uomo o di una donna o di un transessuale è lo stesso". Il Papa "non è ingenuo, sapeva cosa era successo dopo le sue frasi nel viaggio in Africa, sapeva che ci si sarebbe rimessi a parlare di questo tema, e lui lo ha fatto. Ha avuto il coraggio di rispondere. Perché ritiene che la questione è seria per il mondo di oggi e lui ha dato il suo contributo all'umanizzazione della società e alla responsabilità che interessa tutti in tutte le condizioni, specialmente quelle di povertà", senza concentrarsi su ''esempi tecnici'' ma usando un ''linguaggio colloquiale che tutti potessero capire''. Il comunicato della Sala Stampa vaticana che domenica sera ha precisato il senso delle parole di Benedetto XVI sul preservativo è stato rivisto direttamente dal Pontefice e quindi costituisce una ''lettura autentica del suo pensiero'', ha sottolineato il portavoce vaticano.

Asca, Radio Vaticana