Diocesi di Terni Narni e Amelia
giovedì 24 marzo 2011
Ottomila pellegrini della diocesi di Terni sabato dal Papa per un lavoro degno, sicuro e stabile nel 30° anniversario della visita di Papa Wojtyla
Una partecipazione oltre le aspettative, una mobilitazione generale che suona come un richiamo forte a sostenere con decisione e concretezza la questione del lavoro nel ricordo di Giovanni Paolo II. Ottomila pellegrini della diocesi saranno a Roma sabato 26 marzo presso l'Aula Paolo VI alle ore 12.00, per incontrare Papa Benedetto XVI in udienza speciale che celebra i 30 anni della visita di Papa Giovanni Paolo II a Terni e l'Acciaieria, avvenuta il 19 marzo 1981 Solennità di San Giuseppe patrono dei lavoratori e per riportare di nuovo l'attenzione sul tema scottante del lavoro. Trenta anni fa l'Acciaieria fu la prima fabbrica italiana in cui entrava un Pontefice per incontrare gli operai e parlare con loro di occupazione e dignità del lavoro. In quell'occasione il Papa scelse Terni per lanciare al mondo un messaggio di vicinanza e interesse nei confronti del vasto mondo del lavoro. Quaranta parrocchie, varie associazioni e movimenti della diocesi (San Vincenzo e Caritas, Comunità Sant'Egidio, Centro volontari della sofferenza, Unitalsi, Acli, Ordine Equestre del Santo Sepolcro), diciassette istituti scolastici di diverso ordine e grado, piccole aziende e grandi fabbriche (ThyssenKrupp, Fabbrica d'armi, Polo chimico della Polymer, Terni Research, Pulsoni metalmeccanica, Nizzi Trasporti, Cosp servizi integrati, Te.co srl), organizzazioni di categoria e sindacati, Azienda ospedaliera, Rotary, sindaci dei comuni della diocesi, consiglieri e assessori, la presidente della Regione Umbria e altri rappresentanti delle istituzioni regionali hanno dato la loro adesione al pellegrinaggio "per un lavoro sicuro, degno e stabile". "Benedetto XVI ha voluto dare alla nostra iniziativa uno speciale risalto - spiega il vescovo della diocesi Vincenzo Paglia (foto) -. In questo momento difficile per tutti e soprattutto per il variegato mondo del lavoro, è stata mia premura sottolineare al Papa la necessità di una parola autorevole e incisiva che sostenga i lavoratori, le loro famiglie e tutti coloro che si impegnano per superare la crisi. Conosciamo le difficoltà che tante aziende stanno attraversando, ma soprattutto sentiamo il dramma di tanti che non trovano lavoro, e penso in particolate ai giovani, per i quali non sembra possibile un futuro sereno. Ci sono poi i tanti disoccupati, alcuni difficilmente ritroveranno il lavoro, altri lo hanno perduto senza avere nessun ammortizzatore sociale. Dobbiamo avere tutti la certezza di un lavoro che sia sicuro, sia degno e stabile perché è su questo che si costruisce il futuro della città e del paese. Queste preoccupazioni le porteremo al Papa perché dica una parola a noi, al nostro paese e a chi lo ascolterà". Un pellegrinaggio che è segno di grande comunione e coesione. E' significativo che tutte le città si ritrovino insieme per manifestare i valori del lavoro, del dialogo, dell'incontro. Un'udienza speciale nel corso della quale il vescovo Paglia donerà a Papa Benedetto un'icona dorata raffigurante San Valentino, dei piatti artigianali in ceramica umbra, un cofanetto che raccoglie in un'edizione esclusiva le cinque lettere pastorali del vescovo: "L'Eucarestia salva il mondo", "La Bibbia ridona il cuore", "La via dell'amore", "Eucarestia e città" e "Lasciate che vengano a me" che hanno segnato le tappe di un unico cammino sinodale diocesano.