giovedì 14 aprile 2011

Il Papa ad Aquileia e Venezia. Per incontrare Benedetto XVI pellegrini in arrivo anche dal Kenya. Presenti vescovi originari ora in missione nel mondo

Non saranno solo provenienti dal Nordest italiano i pellegrini che parteciperanno domenica 8 maggio alla Messa presieduta da Papa Benedetto XVI nel Parco di San Giuliano a Mestre. Da Ol Moran in Kenya a Mestre, nel segno di San Marco. I pellegrini in arrivo, al momento, da più lontano sono sette persone, quattro uomini e tre donne, cinque molto giovani e due in età più adulta, che giungeranno dal Kenya all'inizio del mese di maggio. Li accompagnerà in Italia, per un pellegrinaggio alla scoperta dei luoghi di San Marco e San Pietro, don Giacomo Basso, sacerdote della diocesi di Venezia ''fidei donum'' e parroco di Ol Moran in Kenya, una realtà legata da tempo al Patriarcato attraverso una serie di progetti di cooperazione missionaria che coinvolgono sia i sacerdoti che i cristiani laici veneziani. I sette sono dei rappresentanti scelti dal Consiglio Pastorale della parrocchia africana, persone ben inserite e molto coinvolte nella vita parrocchiale e tra i primi collaboratori del parroco don Giacomo. Sono anche attesi 500 fedeli dalle comunità di Slovenia e Croazia, dalle zone di Istria e Fiume, oltre che da Zagabria. Un’altra delegazione folta sarà quella dei filippini presenti in Veneto: è prevista una rappresentanza di 500 di loro provenienti, oltre che dalla diocesi di Venezia, anche da Padova e Treviso. Il loro abituale punto di ritrovo è la chiesa veneziana di Santa Maria della Fava, seguiti dai Padri Redentoristi. Oltre ai vescovi del Triveneto al completo, si annuncia anche la presenza di vescovi delle vicine diocesi di Lubiana, Pola, Dakovo, Klagenfurt e Graz. Ci saranno anche numerosi vescovi originari del nordest: ad esempio il nunzio in Giappone mons. Alberto Bottari De Castello, originario di Treviso, quello in Georgia mons. Claudio Gugerotti, veronese, quello in Siria mons. Mario Zenari, anch’egli veronese.

Adnkronos, SIR