sabato 28 maggio 2011

60° anniversario di Ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI. Una serie di quattro francobolli dell'Ufficio filatelico e numismatico vaticano

Dal Vaticano arrivano i dettagli sul prossimo gruppo di emissioni, che arriverà il 21 giugno. Cinque le voci previste, di fatto confermando ciò che già si sapeva. La più significativa è probabilmente la serie dedicata ai sessant'anni trascorsi dall'Ordinazione sacerdotale di Benedetto XVI (foto), avvenuta il 29 giugno 1951, Solennità dei Santi Pietro e Paolo. Quattro i francobolli, in fogli da dieci pezzi uguali e tiratura pari a 150mila serie, non a caso caratterizzati da un costo pari a 75 centesimi, porto valido anche per la sua Germania. Da notare, almeno stando ai bozzetti, l'inconsueto impiego del punto in luogo della virgola nel separare, per il valore nominale, le unità dai decimali; l'Italia cadde nell'errore con il 41 centesimi del 4 aprile 2003 dedicato ai Campionati del mondo di scherma cadetti e juniores.
Nelle vignette, per tornare alla proposta d'oltre Tevere, accanto ai simboli presenti sullo stemma pontificio e all'emblema complessivo, sono riprodotti i momenti più importanti della vita ecclesiastica di Joseph Ratzinger. L'Ordinazione sacerdotale con accanto la conchiglia ha un significato teologico, spiega l'Ufficio filatelico e numismatico, riferendosi al primo esemplare. “Vuole ricordare la leggenda attribuita a sant'Agostino, il quale incontrando un giovinetto sulla spiaggia, che con una conchiglia cercava di mettere tutta l'acqua del mare in una buca di sabbia, gli chiese cosa facesse. Quello gli spiegò il suo vano tentativo, ed Agostino capì il riferimento al suo inutile sforzo di tentare di far entrare l'infinità di Dio nella limitata mente umana; essa è anche simbolo del pellegrino”. Nel secondo è ricordata la consacrazione a vescovo, risalente al 28 maggio 1977; quanto all'allegoria, un'antica tradizione racconta “come il primo vescovo di Frisinga, san Corbiniano (680-730), messosi in viaggio per recarsi a Roma a cavallo, mentre attraversava una foresta fu assalito da un orso che gli sbranò il cavallo”. Non solo riuscì ad ammansire l'animale, ma a caricarlo dei suoi bagagli facendosi accompagnare fino alla Città Eterna. L'orso addomesticato dalla grazia di Dio è lo stesso vescovo, mentre il carico ricorda il peso del suo episcopato. Nel terzo dentello viene citata la nomina a cardinale, celebrata poco dopo, il 27 giugno 1977; accanto vi è la testa di moro, antica rappresentazione della Diocesi di Monaco e Frisinga. L'ultima carta valore è per l'elezione papale del 19 aprile 2005, dove i tre richiami sono ricomposti nell'emblema.


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