giovedì 19 maggio 2011

Giornata Mondiale della Pace 2012. Invito ad ascoltare ed aiutare le nuove generazioni nella costruzione di un mondo più giusto, pacifico e solidale

Un invito ad ascoltare ed aiutare le nuove generazioni nella costruzione di un mondo più giusto, pacifico e solidale: è questo il senso del tema, scelto da Benedetto XVI, per la 45ª Giornata Mondiale per la Pace, il 1° gennaio 2012), “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”. “I giovani che hanno incontrato Cristo e che vogliono testimoniarlo – dichiara all'agenzia SIR padre Eric Jacquinet, responsabile della sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici - non possono restare solo nella Chiesa ma devono impegnarsi di più anche sul campo della giustizia e della pace, dunque in quello sociale. Fa parte della nostra missione di educatori formare le nuove generazioni su questo campo. Rivolgendosi, in primo luogo, ai cristiani, il Papa lancia un appello agli adulti dal quale non arrivano molti esempi positivi, pensiamo, per esempio al mondo della politica. E i giovani hanno bisogno di esempi e di testimoni credibili. Urge un’alleanza pedagogica che metta insieme giovani e adulti, responsabili, per lavorare nel campo della giustizia e della pace”. Un aiuto all’educatore impegnato nel formare i giovani alla giustizia e alla pace può arrivare dalla Dottrina Sociale della Chiesa, come affermato all'agenzia SIR da don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale giovanile della CEI. “L’educazione dei giovani alla giustizia e alla pace – spiega - non deve essere pensata solo davanti ai grandi temi o eventi ma va vissuta nella quotidianità di una vita comunitaria che sia meno aggressiva, riconciliata, basata su relazioni sobrie e profonde. Questo modo di vivere dovrebbe pervadere lentamente tutta la società a partire dai giovani in un rinnovato impegno e passione sociopolitica cui Benedetto XVI, e con lui anche il card. Angelo Bagnasco, ha fatto spesso richiamo”. Ed è anche per questo che il Servizio per la pastorale giovanile da molto tempo ha ripreso in mano la Dottrina sociale della Chiesa, “utile – sottolinea don Anselmi - per orientarsi cristianamente nel mondo del lavoro, dello studio e della politica. La giustizia e la pace sono valori che vanno continuamente riscoperti attraverso la testimonianza del mondo adulto che deve offrire testimonianze credibili per incentivare i giovani ad essere operativi anche nel campo della cittadinanza e della politica”.

SIR