mercoledì 4 maggio 2011

Il Papa ad Aquileia e Venezia. In Papamobile i 18 km dall'aeroporto di Ronchi alla cittadina ex romana. Risparmi destinati ai lavoratori in crisi

Uno dei più lunghi percorsi in papamobile Benedetto XVI lo compirà sabato 7 maggio fra l'aeroporto di Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia, ed Aquileia, in provincia di Udine. Il tracciato misura 18 chilometri e l'arcivescovo di Gorizia, mons. Dino De Antoni, assicura che lungo la strada Benedetto XVI sarà accolto da migliaia di persone. Almeno 10 mila sono attese soltanto ad Aquileia, intorno all'antica Basilica d(foto), dove il Papa aprirà l'anno di preparazione al Convegno Ecclesiale di Aquileia del 2012. Nella Basilica dei mosaici saranno presenti, fra gli altri, 40 vescovi, provenienti anche da Croazia, Slovenia, Ungheria ed Austria. In aeroporto il Pontefice sarà accolto per il governo dal ministro Giulio Tremonti, dal card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia, dallo stesso arcivescovo di Gorizia De Antoni, dal nunzio apostolico in Italia, mons. Giuseppe Bertello e dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. ''Ma i vips - ha specificato l'arcivescovo - saranno soprattutto i bambini di diversi istituti di accoglienza delle diocesi di Gorizia ed Aquileia''. ''Siamo molto preoccupati per la crisi che colpisce tanti lavoratori e le loro famiglie, tanto che i nostri preti hanno rinunciato a due mesi di stipendio per incrementare il fondo di solidarietà diocesano'', ha detto mons. De Antoni, informando che la sua Chiesa ha tirato al risparmio per la visita del Papa, rinunciando agli addobbi più costosi e perfino a migliaia di bandierine da distribure ai pellegrini lungo i 18 km tra l'aeroporto di Ronchi ed Aquileia, nonchè nella stessa cittadina ex romana. ''Questi risparmi - ha precisato l'arcivescovo - li abbiamo destinati agli impoveriti dalla crisi''. Il Papa stesso ne dovrebbe parlare, sabato ad Aquileia e domenica a Venezia, soffermandosi sulle difficoltà attraversate anche da un'economia forte come quella del Nordest. ''Ho visitato alcune fabbriche di Monfalcone in occasione della Pasqua - informa De Antoni - ed ho colto numerosi motivi di preoccupazione. Ed ecco perchè, come cristiani, ci siamo impegnati nella solidarietà attiva. Le richieste di aiuto sono in aumento''. L'arcivescovo di Gorizia ha riferito che ''queste situazioni sono a conoscenza anche del Santo Padre e, in ogni caso, gliene parlerò durante il trasferimento in Papamobile dall'areoporto di Ronchi ad Aquileia''. Proprio per non pesare sui bilanci pubblici, anch'essi in difficoltà, le diocesi del Nordest hanno pagato le spese della visita con una colletta tra i fedeli, attraverso la quale contribuiranno anche alla 'carità del Papa'.

Asca, Ansa